Lotto terzi
Lot 86
Giuseppe Govone (Isola d’Asti 1825 – Alba 1872)
Risorgimento
La seduta d'asta si tiene il 14 settembre 2023 alle 18:00 (IT Time)
Stima €60,00 - €90,00
€90.00
Carteggio di tre lettere autografe firmate
Undici pagine in-16
Una sola recante anno: 1859
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Undici pagine in-16
Una sola recante anno: 1859
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Generale piemontese e Ministro della Guerra del Regno di Sardegna. Segnalatosi nella prima guerra d'indipendenza, partecipò alla repressione del moto antipiemontese verificatosi a Genova nell'aprile 1849; successivamente fu incaricato di una missione speciale a Šumla presso Omar pascià (1853); passato in Crimea, combatté a Balaclava e si distinse alla Cernaia. Nel 1859 combatté a San Martino con i gradi di tenente colonnello; in seguito (1866) concluse con Bismarck il trattato d'alleanza dell'Italia con la Prussia (9 apr. 1866). Interessante carteggio di tre lettere autografe firmate (una sola recante anno: 1859), indirizzate ad un avvocato che dalle retrovie forniva preziose informazioni al Comando Generale dove si trovava il Govone. Per un totale di undici pagine in-16, dense di notizie sugli sviluppi e gli esiti della battaglia di San Martino e delle successive battaglie tra giugno e settembre del 1859. Si riportano alcuni passi a titolo esemplificativo. "Riceva pure i miei più vivi ringraziamenti per lo zelo con cui continua a darmi ragguagli importantissimi sul nemico. Oggi poi alla mia particolare gratitudine debbo aggiungere quella del nostro Capo di Stato Maggiore per il secondo invio di carte appartenenti al M.se Rescalli. Esse furono graditissime; e ne verrà ringraziato direttamente il Marchese. Io poi terrò note di quelle che non appartenendo al Marchese restitueremo al fine della campagna. Si tenne conto dei consigli che egli ci diede per lo addietro su alcune cose di amministrazione interna, e furono date disposizioni. Quanto all'ingrossarsi del nemico nella valtellina si presero oggi stesso misure per dare un sostegno a quelle popolazioni ed armarle..."."Sulla battaglia del 24 troverà alcuni particolari nella relazione data dalla Gazzetta del 29 giugno. L'ho redatta io stesso, che vi fui presente l'intiero giorno. Fui fortunato, al solito e lo fu pure un mio giovane fratello uff.[iciale] di Cavalleria, che feci caricare io stesso, in un episodio sanguinoso...". Angoli restaurati e qualche pagina sbiadita.
Carteggio di tre lettere autografe firmate
Undici pagine in-16
Una sola recante anno: 1859
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Undici pagine in-16
Una sola recante anno: 1859
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Generale piemontese e Ministro della Guerra del Regno di Sardegna. Segnalatosi nella prima guerra d'indipendenza, partecipò alla repressione del moto antipiemontese verificatosi a Genova nell'aprile 1849; successivamente fu incaricato di una missione speciale a Šumla presso Omar pascià (1853); passato in Crimea, combatté a Balaclava e si distinse alla Cernaia. Nel 1859 combatté a San Martino con i gradi di tenente colonnello; in seguito (1866) concluse con Bismarck il trattato d'alleanza dell'Italia con la Prussia (9 apr. 1866). Interessante carteggio di tre lettere autografe firmate (una sola recante anno: 1859), indirizzate ad un avvocato che dalle retrovie forniva preziose informazioni al Comando Generale dove si trovava il Govone. Per un totale di undici pagine in-16, dense di notizie sugli sviluppi e gli esiti della battaglia di San Martino e delle successive battaglie tra giugno e settembre del 1859. Si riportano alcuni passi a titolo esemplificativo. "Riceva pure i miei più vivi ringraziamenti per lo zelo con cui continua a darmi ragguagli importantissimi sul nemico. Oggi poi alla mia particolare gratitudine debbo aggiungere quella del nostro Capo di Stato Maggiore per il secondo invio di carte appartenenti al M.se Rescalli. Esse furono graditissime; e ne verrà ringraziato direttamente il Marchese. Io poi terrò note di quelle che non appartenendo al Marchese restitueremo al fine della campagna. Si tenne conto dei consigli che egli ci diede per lo addietro su alcune cose di amministrazione interna, e furono date disposizioni. Quanto all'ingrossarsi del nemico nella valtellina si presero oggi stesso misure per dare un sostegno a quelle popolazioni ed armarle..."."Sulla battaglia del 24 troverà alcuni particolari nella relazione data dalla Gazzetta del 29 giugno. L'ho redatta io stesso, che vi fui presente l'intiero giorno. Fui fortunato, al solito e lo fu pure un mio giovane fratello uff.[iciale] di Cavalleria, che feci caricare io stesso, in un episodio sanguinoso...". Angoli restaurati e qualche pagina sbiadita.
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