Lotti Bonino

Lot 31

Toni Benetton (1910 – 1996)

Linee generatrici (bozzetto), 1975

La seduta d'asta si tiene il 26 settembre 2024 alle 18:00 (IT Time)
Stima €3000 - €5000
Base d'asta: 6.000,00

Ferro, lamine e fili saldati
52,5 x 151 x 59 (cm)

Bibliografia :
F. Batacchi, "Benetton 1. Il Ferro", Venezia, 1990, pp. 149, 280, 281; L. Rossi Bortolatto, a cura di, "Toni Benetton, anni e forme", Treviso, 1992, fig. 1; F. Batacchi, a cura di, "Toni Benetton, il genio del ferro", Stia, 2000, pp. 13, 56

Esposizioni:
Galleria d'arte Moderna, Bologna, 1977; Casa dei Carraresi, Treviso, 1992; Palagio Fiorentino, Stia, 2000; Spinearte, Spinea, 2000

Certificati:
Certificato di Ada Allegro Benetton, curatrice dell'archivio Benetton

Stato di conservazione:
Condizione supporto: 95%
Condizione superficie: 90%

La scultura presenta la forma di un turbine che, realizzato in dimensione monumentale, il vento e le persone avrebbero potuto attraversare. Così la scultura-struttura permette una esperienza sonora e visiva: il rumore del vento e del metallo vibrante, da un lato; dall'altro la luce nel variare delle superfici, piene o aperte a seconda della posizione dell'osservatore rispetto al sovrapporsi delle lamine. Le lame in coltello restituivano la percezione del vuoto, mentre la visione delle stesse di piatto consentiva l'incontro con il pieno. Benetton si rese presto conto che la rappresentazione figurativa, in dimensione monumentale, non funzionava: nella grandissima dimensione, invece, l'astratto consentiva il dialogo tra l'osservatore e l'ambiente. Una figura umana è efficace in scultura fino ad un terzo o poco più della dimensione naturale, nella scultura monumentale c'è bisogno di forme che siano efficaci proiettate in dimensioni di decine di volte superiori a quella umana: il referente deve essere altro. Ricorda il figlio Giovanni, che "la figura umana è adeguata ad esprimere emozioni come la felicità o l'angoscia. Come può esprimere, però, l'infinito?". La scultura monumentale funziona, secondo Benetton, come amplificatore delle emozioni dell'osservatore. La serie delle "Linee generatrici" prende nome dalle linee che generano la forma: osservando la scultura, si identificano facilmente i tondini da cui prendono avvio le torsioni. Benetton, partendo dai progetti per l'ospedale di Treviso, aveva immaginato grandi strutture semimobili anche per altri importanti spazi. Per esempio, la rotonda di San Giuliano, oggi al centro del grande parco che si apre su Venezia, dove Benetton aveva proposto di posizionare una scultura di ben 26 metri (un progetto, peraltro, richiesto nuovamente al Museo Benetton nel 2017). La sfida tecnica posta dalla scelta dei materiali era enorme. Infatti, mentre i modelli, in ferro, non avevano il reale problema di gestire il vento, le strutture monumentali invece lavoravano come vere e proprie ali o vele. Benetton allora decise di impiegare l'acciaio corten, che conteneva una percentuale di rame e quindi si poteva battere a freddo col maglio raggiungendo, con l'assottigliarsi, una grande elasticità. Tuttavia negli anni Settanta non si potevano sviluppare simulazioni così complesse tramite i computer: gli ingegneri della università di Padova, a cui l'artista richiese un aiuto in fase progettuale, prima si dichiararono non in grado di scendere tanto nel dettaglio produttivo e poi rimasero impressionati dal fatto che l'esperienza e l'intuito matematico di Benetton aveva superato i loro mezzi.
L'asta include 102 lotti, tutti collocati a Vicenza (Spazia Bonino, Via Vecchia Ferriera 70), o, dove così specificato in calce alla scheda, a Villa Marignana, Mogliano Veneto.

Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 40% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 31,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 28,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 21,80% + IVA. Per i clienti titolari di Bonino Club Card tutte le commissioni sono ridotte come segue: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 35% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. In ogni caso è applicata una commissione minima di € 20 + IVA per lotto. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al minimo al 30% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata. Nota Bene. I contenuti delle schede di catalogo sono puramente indicativi, non costituiscono garanzia e non sostituiscono la visione e la valutazione diretta dell’opera da parte del potenziale acquirente. Si veda nelle Regole della Vendita il paragrafo Caratteristiche dei beni e limiti di garanzia.
Ferro, lamine e fili saldati
52,5 x 151 x 59 (cm)

Bibliografia :
F. Batacchi, "Benetton 1. Il Ferro", Venezia, 1990, pp. 149, 280, 281; L. Rossi Bortolatto, a cura di, "Toni Benetton, anni e forme", Treviso, 1992, fig. 1; F. Batacchi, a cura di, "Toni Benetton, il genio del ferro", Stia, 2000, pp. 13, 56

Esposizioni:
Galleria d'arte Moderna, Bologna, 1977; Casa dei Carraresi, Treviso, 1992; Palagio Fiorentino, Stia, 2000; Spinearte, Spinea, 2000

Certificati:
Certificato di Ada Allegro Benetton, curatrice dell'archivio Benetton

Stato di conservazione:
Condizione supporto: 95%
Condizione superficie: 90%

La scultura presenta la forma di un turbine che, realizzato in dimensione monumentale, il vento e le persone avrebbero potuto attraversare. Così la scultura-struttura permette una esperienza sonora e visiva: il rumore del vento e del metallo vibrante, da un lato; dall'altro la luce nel variare delle superfici, piene o aperte a seconda della posizione dell'osservatore rispetto al sovrapporsi delle lamine. Le lame in coltello restituivano la percezione del vuoto, mentre la visione delle stesse di piatto consentiva l'incontro con il pieno. Benetton si rese presto conto che la rappresentazione figurativa, in dimensione monumentale, non funzionava: nella grandissima dimensione, invece, l'astratto consentiva il dialogo tra l'osservatore e l'ambiente. Una figura umana è efficace in scultura fino ad un terzo o poco più della dimensione naturale, nella scultura monumentale c'è bisogno di forme che siano efficaci proiettate in dimensioni di decine di volte superiori a quella umana: il referente deve essere altro. Ricorda il figlio Giovanni, che "la figura umana è adeguata ad esprimere emozioni come la felicità o l'angoscia. Come può esprimere, però, l'infinito?". La scultura monumentale funziona, secondo Benetton, come amplificatore delle emozioni dell'osservatore. La serie delle "Linee generatrici" prende nome dalle linee che generano la forma: osservando la scultura, si identificano facilmente i tondini da cui prendono avvio le torsioni. Benetton, partendo dai progetti per l'ospedale di Treviso, aveva immaginato grandi strutture semimobili anche per altri importanti spazi. Per esempio, la rotonda di San Giuliano, oggi al centro del grande parco che si apre su Venezia, dove Benetton aveva proposto di posizionare una scultura di ben 26 metri (un progetto, peraltro, richiesto nuovamente al Museo Benetton nel 2017). La sfida tecnica posta dalla scelta dei materiali era enorme. Infatti, mentre i modelli, in ferro, non avevano il reale problema di gestire il vento, le strutture monumentali invece lavoravano come vere e proprie ali o vele. Benetton allora decise di impiegare l'acciaio corten, che conteneva una percentuale di rame e quindi si poteva battere a freddo col maglio raggiungendo, con l'assottigliarsi, una grande elasticità. Tuttavia negli anni Settanta non si potevano sviluppare simulazioni così complesse tramite i computer: gli ingegneri della università di Padova, a cui l'artista richiese un aiuto in fase progettuale, prima si dichiararono non in grado di scendere tanto nel dettaglio produttivo e poi rimasero impressionati dal fatto che l'esperienza e l'intuito matematico di Benetton aveva superato i loro mezzi.
L'asta include 102 lotti, tutti collocati a Vicenza (Spazia Bonino, Via Vecchia Ferriera 70), o, dove così specificato in calce alla scheda, a Villa Marignana, Mogliano Veneto.

Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 40% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 31,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 28,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 21,80% + IVA. Per i clienti titolari di Bonino Club Card tutte le commissioni sono ridotte come segue: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 35% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. In ogni caso è applicata una commissione minima di € 20 + IVA per lotto. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al minimo al 30% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata. Nota Bene. I contenuti delle schede di catalogo sono puramente indicativi, non costituiscono garanzia e non sostituiscono la visione e la valutazione diretta dell’opera da parte del potenziale acquirente. Si veda nelle Regole della Vendita il paragrafo Caratteristiche dei beni e limiti di garanzia.