Meraviglie Atto II. La Gioia a colori. II
È, questa sezione, ad un tempo un viaggio di cinque secoli nell’arte europea e la parte fondamentale dell’asta Meraviglie Atto II, una strepitosa vendita in due sezioni, con opere in parte dal patrimonio di Veneto Banca, in parte da altre prestigiose provenienze.
Si compone di 100 lotti qui sotto catalogati, tra i quali alcuni capolavori, come la inedita pala di Guido Reni, raffigurante “San Francesco in meditazione”, la straordinaria “Veduta di Verona” di Vanvitelli – documento non solo artistico, ma anche topografico sulla “forma urbis” di Verona nei primi anni del XVIII secolo –, una “Allegoria della Giustizia e della Pace” tra i capolavori di Antiveduto Gramatica (connesso negli studi alle collezioni sabaude), ben due opere di Carlo Saraceni, entrambe in bibliografia come prototipi di invenzioni tra le più fortunate del primo caravaggismo. E ancora, due capolavori di Luigi Nono, tra cui il dipinto già record mondiale d’asta per l’artista (“Il bambino malato”); e poi Favretto, ben tre opere presentate da Ettore Tito alla Biennale di Venezia, Cabianca (artista fresco del risultato prossimo al milione di euro ottenuto da pochi mesi a Sotheby’s Londra), il record mondiale d’asta di Raffaello Sorbi (“I musicanti”), una selezione museale di opere della famiglia Ciardi, compresa la strepitosa “Aratura dei campi” di Guglielmo, con varianti sul paesaggio di Venezia e della Terraferma vista sia da grandturisti come l’inglese William Henry Haines sia da virtuosi del pennello, come Rubens Santoro (di cui compare una strepitosa veduta dello “Squero di San Trovaso”) e del disegno come Toulouse-Lautrec e Federico Zandomeneghi (con una sensuale e aggiornata rappresentazione della Venere al bagno). E poi una selezione di opere di Mancini, tra cui forse la più bella tela della serie “Al mio Signore” ed un ritratto di cui si erano a lungo perse le tracce, dell’esploratore Guido Boggiani. Ci si muove, tra carte, tavole e tele, dal Quattrocento e Cinquecento veneto (Rocco Marconi, i Vivarini, Domenico Morone, Palma il Giovane, sulla linea di Mantegna, Bellini, Giorgione, Tiziano) al Cinque e Seicento Lombardo (Maineri), toscano (Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, Marinari), romano (Trevisani, con un’altra versione dello “Autoritratto” agli Uffizi), bolognese (Carracci, Cantarini). Poi, nuovamente si approfondisce il ‘700 e ‘800 Veneto, con un rarissimo rame del veronese Agostino Ugolini, le magnifiche scene di vita di Milesi e Bordignon.
Non mancano dipinti anonimi, anche di ambito tizianesco e caravaggesco e di strepitosa qualità, tra cui una teletta dalla Collezione di Edouard Safarik, che la attribuiva ad una rarissima artista, Marietta, la figlia di Tintoretto – oggi al centro della ricerca accademica sulla pittura al femminile – ed una seconda tela di piccole dimensioni, opera romana, di confine tra Francia e Italia, come fu la misteriosa personalità del Pensionante del Saraceni, ed altre opere che richiamano alla memoria il mondo di Dosso Dossi, Girolamo da Carpi, Fra’ Semplice da Verona.
Volgendo lo sguardo al Novecento, ecco la Parigi affettuosa di Maurice Utrillo, il revival neo settecentesco di Federigo Andreotti, Damien Hirst con uno “Spot painting” di grande formato (175×160 cm), Shōzō Shimamoto, con una delle sue tele più iconiche dell’ultima produzione, due Mattia Moreni provenienti da una collezione storica, due straordinarie sculture di Edgardo Mannucci, degli anni Sessanta e Settanta, monumento dell’arte al confronto con l’apocalisse nucleare; Lucio Fontana con una carta che ha la stessa potenza spaziale delle sue tele; Anton Zoran Music con i suoi pensieri sulle notti istriane; ed ancora la giocosità di Baj, la armonia di Julio Le Parc, la sculture di Maurizio D’Agostini ispirata a Holst, le geometrie di Uncini, la ritrattistica di Guttuso e i giochi enigmistici di Tadini, la vitalità di Morlotti e Schifano, le sperimentazioni tra lettere e immagini di Enrico Benetta.
Il catalogo è disponibile in versione pdf leggera e cartacea tramite le icone a lato. Se si desidera il catalogo pdf in alta risoluzione, usare il link https://goforarts.com/doc/VB_IT_2_2/Meraviglie_Atto_II_HR.pdf.
La prossima seduta d’asta, con base d’asta al 75% della stima minima, dedicata ai lotti rimasti in pista dopo le prime sessioni, si tiene il 17 luglio 2024 alle ore 15.00 per i lotti 1-277 e alle ore 18.45 per i lotti 279-373.
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Lot 334Stima €30000 - €50000Base d'asta: 22,500.00€
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