Lotti Bonino

Lot 112

Piero Vignozzi (1934 circa)

Giardino

La seduta d'asta si tiene il 27 febbraio 2024 alle 18:00 (IT Time)
Stima €50 - €100
Lotto aggiudicato a € 75.00
Matita, pastelli e tempera su carta
44,5 x 66,7 cm (luce)

Firma:
al recto, “Vignozzi”

Elementi distintivi:
sul verso, etichetta anonima con dati dell'opera; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario

Provenienza:
Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

Stato di conservazione:
Condizione supporto: 95%
Condizione superficie: 95%

«Vignozzi porta il cognome della madre che lo concepì con il giovane conte Bersani Vecchi. Cresciuto come un giovane lupo ha vissuto in tante case quante sono state le vicissitudini lavorative della sua mamma, spesso al servizio di ricche famiglie. Piero ha accumulato così una lunga serie di esperienze esistenziali che gli hanno fatto conoscere da vicino il dolore e la gioia di vivere. In gioventù è stato un promettente ciclista talmente bravo da battere anche, in un gara, Gastone Nencini. Dopo avere fatto tanti lavori la sua vocazione pittorica è maturata in modo irreversibile. Vignozzi da moltissimi anni ormai è solo un pittore. Un pittore delle povere cose: una tazzina di caffè, un cucchiaino, un piccolo coltello, una finestra con sul davanzale le piante verdi della Miseria. Un artista che riesce a raccontare il silenzio della vita quando siamo soli in una casa e quello che si vede sono piccoli oggetti. Mai una figura umana rompe la visione di questa creatività protesa a d affermare che tutto (o nulla?) fa parte della vita. Piero fu chiamato come assistente alla cattedra di pittura del liceo artistico di Firenze da Dino Caponi allievo prediletto di Ottone Rosai e grande disegnatore. Poi Vignozzi è stato per lungo tempo titolare della cattedra di “nudo” all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Amico del poeta Alfonso Gatto, di Luigi Baldacci, di Raffaele Monti e del pittore siciliano Piero Guccione si è affermato con il passare degli anni come un pittore della poesia figurativa.» (da Giovanni Pallanti, "La pittura cristiana di Piero Vignozzi", in "Il mantello della giustizia", novembre 2018).
L'asta include 278 lotti di varie provenienze, tra cui Veneto Banca SpA in LCA.

Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 20% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.
Matita, pastelli e tempera su carta
44,5 x 66,7 cm (luce)

Firma:
al recto, “Vignozzi”

Elementi distintivi:
sul verso, etichetta anonima con dati dell'opera; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario

Provenienza:
Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

Stato di conservazione:
Condizione supporto: 95%
Condizione superficie: 95%

«Vignozzi porta il cognome della madre che lo concepì con il giovane conte Bersani Vecchi. Cresciuto come un giovane lupo ha vissuto in tante case quante sono state le vicissitudini lavorative della sua mamma, spesso al servizio di ricche famiglie. Piero ha accumulato così una lunga serie di esperienze esistenziali che gli hanno fatto conoscere da vicino il dolore e la gioia di vivere. In gioventù è stato un promettente ciclista talmente bravo da battere anche, in un gara, Gastone Nencini. Dopo avere fatto tanti lavori la sua vocazione pittorica è maturata in modo irreversibile. Vignozzi da moltissimi anni ormai è solo un pittore. Un pittore delle povere cose: una tazzina di caffè, un cucchiaino, un piccolo coltello, una finestra con sul davanzale le piante verdi della Miseria. Un artista che riesce a raccontare il silenzio della vita quando siamo soli in una casa e quello che si vede sono piccoli oggetti. Mai una figura umana rompe la visione di questa creatività protesa a d affermare che tutto (o nulla?) fa parte della vita. Piero fu chiamato come assistente alla cattedra di pittura del liceo artistico di Firenze da Dino Caponi allievo prediletto di Ottone Rosai e grande disegnatore. Poi Vignozzi è stato per lungo tempo titolare della cattedra di “nudo” all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Amico del poeta Alfonso Gatto, di Luigi Baldacci, di Raffaele Monti e del pittore siciliano Piero Guccione si è affermato con il passare degli anni come un pittore della poesia figurativa.» (da Giovanni Pallanti, "La pittura cristiana di Piero Vignozzi", in "Il mantello della giustizia", novembre 2018).
L'asta include 278 lotti di varie provenienze, tra cui Veneto Banca SpA in LCA.

Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 20% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.