Lotti Bonino

Lot 339

Luigi Nono (1850 – 1918)

Il bimbo malato, 1885

La seduta d'asta si tiene il 15 maggio 2024 alle 15:30 (IT Time)
Stima €340000 - €420000
Lotto aggiudicato a € 220000.00
Olio su tela
100 x 144 cm

Firma:
in basso a sinistra, "L. Nono"

Data:
in basso a sinistra, "1885"

Elementi distintivi:
etichetta d'asta, "BO WILDENSTAM Ateljé ALFRED NILSON"; seconda etichetta recente, con indicazioni dell'opera

Provenienza:
Wildenstam, Stoccolma, 10 giugno1964, lotto 23875; Bukowskis, Stoccolma, 14.06.2011, lotto 232

Bibliografia :
Paolo Serafini, “Il pittore Luigi Nono (1850-1918). Catalogo ragionato dei dipinti e dei disegni”, II, Torino, 2006, p. 110-111, n. 356; Paolo Serafini, a cura di, “Luigi Nono 1850-1918: Capolavori ritrovati e importanti opere inedite”, catalogo della mostra, Enrico Gallerie d’Arte, Milano, 2012, p. 24, n. 2; Alessio Geretti, Serenella Castri, a cura di, “I bambini e il cielo”, catalogo della mostra, Torino, 2012, p. 265, n. 77; Sergej O. Androsov, Paolo Serafini, a cura di, “Dialogo sulla Misericordia. Dal Seicento all’Ottocento”, catalogo della mostra, Roma 2016, p. 96; Angelo Enrico, Elisabetta Staudacher, a cura di, “La Venezia di Ciardi e Favretto. Il silenzio della laguna e le ciacole della città”, Milano, 2017, p. 117, tav. 11

Esposizioni:
“Luigi Nono 1850-1918: Capolavori ritrovati e importanti opere inedite”, Milano, Enrico Gallerie d’Arte, 2012; “I bambini e il cielo”, Illegio, Casa delle Esposizioni, 2012; “Dialogo sulla Misericordia. Dal Seicento all’Ottocento”, Roma, Musei di San Salvatore in Lauro, 2016; “La Venezia di Ciardi e Favretto. Il silenzio della laguna e le ciacole della città”, Modena, Modenafiere, 2017

Stato di conservazione:
Condizione supporto: 90%
Condizione superficie: 80% (numerose piccole cadute di colore e integrazioni sull'intera superficie del dipinto)

Ultima di una serie di opere ambientate nello stesso casolare, quasi a costituire fasi distinte di un’unica narrazione, è “Il bimbo malato,” realizzata da Luigi Nono nel 1885 dopo il successo di “Refugium peccatorum”, che presentato nel 1883 all’Esposizione internazionale di Roma l’aveva consacrato insieme a Giacomo Favretto come rinnovatore della scuola pittorica veneziana. Gli interni domestici con bambini e scene familiari del biedermeier lombardo dei fratelli Induno costituiscono una fonte di ispirazione per analoghi soggetti trattati da Nono già negli anni Settanta, come ad esempio “La convalescenza” del 1874. Del 1881 sono “La povera madre” e “Morte del pulcino”, ambientata nella cesta sotto il letto che domina la composizione maggiore, e il dipinto “Vice mamma” del 1882. È, tuttavia, con “Il bimbo malato”, che l’artista affronta con piena maturità il soggetto in un’opera di impegno e di grandi dimensioni, per lungo tempo nota solo attraverso un disegno preparatorio. Ricomparso sul mercato solo nel 2012, il dipinto costituisce una fondamentale aggiunta al catalogo dell’artista. Come ricostruito da Paolo Serafini il concepimento progettuale di queste opere fu lungo e meditato attraverso studi grafici e fotografici, a partire da una piccola versione su tavola del 1876, preceduta da quattro studi preparatori e caratterizzata dalla figura della sorellina ai piedi del letto. Rispetto a “Vice mamma”, Nono utilizza una tavolozza dai toni ribassati per concentrare l’attenzione sul giaciglio e sull’abbraccio tra la giovane madre e il figlio. L’incarnato rosato del bambino si fa livido, mentre l’allegra nidiata di pulcini è ridotta a due soli piccoli che becchettano mestamente. Alla metà degli anni Ottanta l’artista perviene, dunque, «a una perfetta identificazione tra verismo e viva e commossa partecipazione umana», dimostrando «una sensibile partecipazione […] a quella poetica degli affetti famigliari centrale nelle correnti del verismo letterario e artistico del trentennio post-unitario» (Stella Seitun, “Luigi Nono. Interprete dell’intimità familiare,” in “La Venezia di Ciardi e Favretto”, cit., p. 47). “Il bambino malato” venne replicato con piccole varianti nel 1896 in un dipinto noto da una riproduzione sul catalogo dell’Esposizione di Monaco dello stesso anno.

Teresa Sacchi Lodispoto
L'asta include 100 lotti di varie provenienze, tra cui Veneto Banca SpA in LCA.

Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 20% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.
Olio su tela
100 x 144 cm

Firma:
in basso a sinistra, "L. Nono"

Data:
in basso a sinistra, "1885"

Elementi distintivi:
etichetta d'asta, "BO WILDENSTAM Ateljé ALFRED NILSON"; seconda etichetta recente, con indicazioni dell'opera

Provenienza:
Wildenstam, Stoccolma, 10 giugno1964, lotto 23875; Bukowskis, Stoccolma, 14.06.2011, lotto 232

Bibliografia :
Paolo Serafini, “Il pittore Luigi Nono (1850-1918). Catalogo ragionato dei dipinti e dei disegni”, II, Torino, 2006, p. 110-111, n. 356; Paolo Serafini, a cura di, “Luigi Nono 1850-1918: Capolavori ritrovati e importanti opere inedite”, catalogo della mostra, Enrico Gallerie d’Arte, Milano, 2012, p. 24, n. 2; Alessio Geretti, Serenella Castri, a cura di, “I bambini e il cielo”, catalogo della mostra, Torino, 2012, p. 265, n. 77; Sergej O. Androsov, Paolo Serafini, a cura di, “Dialogo sulla Misericordia. Dal Seicento all’Ottocento”, catalogo della mostra, Roma 2016, p. 96; Angelo Enrico, Elisabetta Staudacher, a cura di, “La Venezia di Ciardi e Favretto. Il silenzio della laguna e le ciacole della città”, Milano, 2017, p. 117, tav. 11

Esposizioni:
“Luigi Nono 1850-1918: Capolavori ritrovati e importanti opere inedite”, Milano, Enrico Gallerie d’Arte, 2012; “I bambini e il cielo”, Illegio, Casa delle Esposizioni, 2012; “Dialogo sulla Misericordia. Dal Seicento all’Ottocento”, Roma, Musei di San Salvatore in Lauro, 2016; “La Venezia di Ciardi e Favretto. Il silenzio della laguna e le ciacole della città”, Modena, Modenafiere, 2017

Stato di conservazione:
Condizione supporto: 90%
Condizione superficie: 80% (numerose piccole cadute di colore e integrazioni sull'intera superficie del dipinto)

Ultima di una serie di opere ambientate nello stesso casolare, quasi a costituire fasi distinte di un’unica narrazione, è “Il bimbo malato,” realizzata da Luigi Nono nel 1885 dopo il successo di “Refugium peccatorum”, che presentato nel 1883 all’Esposizione internazionale di Roma l’aveva consacrato insieme a Giacomo Favretto come rinnovatore della scuola pittorica veneziana. Gli interni domestici con bambini e scene familiari del biedermeier lombardo dei fratelli Induno costituiscono una fonte di ispirazione per analoghi soggetti trattati da Nono già negli anni Settanta, come ad esempio “La convalescenza” del 1874. Del 1881 sono “La povera madre” e “Morte del pulcino”, ambientata nella cesta sotto il letto che domina la composizione maggiore, e il dipinto “Vice mamma” del 1882. È, tuttavia, con “Il bimbo malato”, che l’artista affronta con piena maturità il soggetto in un’opera di impegno e di grandi dimensioni, per lungo tempo nota solo attraverso un disegno preparatorio. Ricomparso sul mercato solo nel 2012, il dipinto costituisce una fondamentale aggiunta al catalogo dell’artista. Come ricostruito da Paolo Serafini il concepimento progettuale di queste opere fu lungo e meditato attraverso studi grafici e fotografici, a partire da una piccola versione su tavola del 1876, preceduta da quattro studi preparatori e caratterizzata dalla figura della sorellina ai piedi del letto. Rispetto a “Vice mamma”, Nono utilizza una tavolozza dai toni ribassati per concentrare l’attenzione sul giaciglio e sull’abbraccio tra la giovane madre e il figlio. L’incarnato rosato del bambino si fa livido, mentre l’allegra nidiata di pulcini è ridotta a due soli piccoli che becchettano mestamente. Alla metà degli anni Ottanta l’artista perviene, dunque, «a una perfetta identificazione tra verismo e viva e commossa partecipazione umana», dimostrando «una sensibile partecipazione […] a quella poetica degli affetti famigliari centrale nelle correnti del verismo letterario e artistico del trentennio post-unitario» (Stella Seitun, “Luigi Nono. Interprete dell’intimità familiare,” in “La Venezia di Ciardi e Favretto”, cit., p. 47). “Il bambino malato” venne replicato con piccole varianti nel 1896 in un dipinto noto da una riproduzione sul catalogo dell’Esposizione di Monaco dello stesso anno.

Teresa Sacchi Lodispoto
L'asta include 100 lotti di varie provenienze, tra cui Veneto Banca SpA in LCA.

Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 20% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.