Lotti Bonino

Lot 294

Ettore Tito (1859 – 1941)

Bambini al bagno (Il tuffo), 1910-15 circa

La seduta d'asta si tiene il 15 maggio 2024 alle 15:30 (IT Time)
Stima €70000 - €100000
€50000.00
Olio su tavola
113,9 x 76,6 cm

Firma:
"E. Tito" in basso a destra al recto

Elementi distintivi:
Al verso, etichetta della XIII Esposizione Internazionale della Città di Venezia, 1922 (626); "H5" a matita

Provenienza:
collezione Luigi Zeloni (?)

Bibliografia :
“Arte Italiana Contemporanea”, catalogo della mostra, Milano, 1921, p. 92, p. 108, n. 21; B., “Cronache. L’Esposizione ‘Arte Italiana Contemporanea’ alla Galleria Pesaro, in “Emporium”, LIV, 1921, 323, pp. 303-318, p. 313; Raffaele Calzini, “Belle Arti. Riapertura”, in “L’Illustrazione italiana”, XLVIII, 1921, 49, pp. 670-674, p. 674 ill.; Guido Marangoni, “La mostra ‘Arte italiana contemporanea’ alla Galleria Pesaro”, in “La Cultura Moderna”, XXI, 1921, 11, pp. 645-652, p. 649; Guido Marangoni, “L’arte italiana contemporanea alla Galleria Pesaro”, in “Lidel”, III, 1921, 11, pp. 16-23, p. 19; “XIIIa Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia. 1922. Catalogo”, catalogo della mostra, Milano, 1922, p. 31, n. 38; “XIII Esposizione Internazionale d’Arte a Venezia”, supplemento al n. 31 di “L’Illustrazione Italiana”, Milano 1922, p. 2; A.L., “Ettore Tito”, in “Gente Nostra”, V, 1933, 14, p. 3; Stefano Cecchetto, Luisa Turchi, a cura di, “Bellitalia la pittura di paesaggio dai macchiaioli ai neovedutisti veneti 1850-1950”, catalogo della mostra, Venezia, 2015, pp. 64-65, n. 5; “Gli artisti e le opere. Ettore Tito”, in Stefano Cecchetto, Luisa Turchi, a cura di, “Bell'Italia la pittura di paesaggio dai macchiaioli ai neovedutisti veneti 1850-1950”, catalogo della mostra, Venezia, 2015, p. 188; Angelo Enrico, Francesco Luigi Maspes, a cura di, “Ettore Tito. Catalogo ragionato delle opere”, Crocetta del Montello, 2020, pp. 309-310, n. 237

Esposizioni:
Galleria Pesaro, Milano, 1921; “XIII Esposizione Internazionale d’Arte”, Venezia, 1922 (n. 38, 626); “Bell’Italia la pittura di paesaggio dai macchiaioli ai neovedutisti veneti 1850-1950”, Centro Culturale Bafile Rio Terrà, Caorle, 2015

Stato di conservazione:
Condizione supporto: 85% (fessurazione lunghe i punti originali di giunzione della tavola)
Condizione superficie: 80% (ritocchi, vernice protettiva)

Numero componenti lotto: 1
Le scene di vita quotidiana nella laguna veneta assumono nella pittura di Ettore Tito, a partire dagli ultimi anni dell’Ottocento, dei connotati quasi epici, che permettono una sovrapposizione con i temi simbolisti. I lavoratori sono rappresentati in maniera maestosa ed eroica con corpi baldanzosi e vesti mosse dal vento, le bagnanti si immergono nell’acqua con la stessa naturalezza di ninfe e ondine (“In laguna”, 1899, Udine, Casa Cavazzini – Museo di Arte Moderna e Contemporanea; “La nascita di Venere”, 1903, Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro; “L’Alga”, 1907 circa, Mora, Museo Zorn; “Creature del mare”, 1909 circa). Esposto nel 1921 alla Galleria Pesaro e l’anno successivo alla Biennale di Venezia, il dipinto “Bambini al bagno (Il tuffo)” fa parte di quella serie di opere in cui il vitalismo delle figure crea un rapporto panico con l’ambiente naturale (“Il bagno, 1909 circa, Parigi, Musée d’Orsay). Disegnatore magistrale, negli anni Novanta dell’Ottocento ha lavorato come illustratore per la rivista inglese “The Graphic” e per la casa editrice statunitense Scribner’s, Tito immerge i corpi efebici e in perenne movimento in un ambiente naturale acceso dalla luce di Joaquín Sorolla, che aveva avuto modo di apprezzare alla Biennale del 1914. Proprio da tale data ricorrono, infatti, nella sua produzione giovani nudi dai corpi guizzanti sullo sfondo di marine di un azzurro abbagliante rese con un segno deciso (“Spiaggia di Bellaria”, 1914 circa; “Bimbi in riva al mare al tramonto”, 1915-20; “Mare a Pellestrina”, 1922 circa). «Movimento, luce, realizzazione del vero: ecco le formule nelle quali si modella la sua arte», queste sono le coordinate della pittura di Tito individuate da Raffaele Calzini (Raffaele Calzini, “Ettore Tito”, in “Mostra individuale del pittore Ettore Tito”, catalogo della mostra, Galleria Pesaro, Milano, 1928). In costante ricerca della vita, raffigurata 'hic et nunc', l’artista rivaleggia con la fotografia in un ardita composizione costruita attraverso un elegante intreccio di linee rette e curve e i giochi cromatici di luci e ombre in cui i corpi stessi si fanno moto. Così, infatti, affermava Felice Carena nella commemorazione di Tito pronunciata all’Accademia d’Italia: «Tito non avrebbe mai potuto dipingere una cosa che non esprimesse, non dico un pensiero, ma un atto, un’azione, un moto» (Felice Carena, “Commemorazione di Ettore Tito”, in “Annuario della Reale Accademia d’Italia”, XIV, 1941).

Teresa Sacchi Lodispoto
L'asta include 100 lotti di varie provenienze, tra cui Veneto Banca SpA in LCA.

Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 20% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.
Olio su tavola
113,9 x 76,6 cm

Firma:
"E. Tito" in basso a destra al recto

Elementi distintivi:
Al verso, etichetta della XIII Esposizione Internazionale della Città di Venezia, 1922 (626); "H5" a matita

Provenienza:
collezione Luigi Zeloni (?)

Bibliografia :
“Arte Italiana Contemporanea”, catalogo della mostra, Milano, 1921, p. 92, p. 108, n. 21; B., “Cronache. L’Esposizione ‘Arte Italiana Contemporanea’ alla Galleria Pesaro, in “Emporium”, LIV, 1921, 323, pp. 303-318, p. 313; Raffaele Calzini, “Belle Arti. Riapertura”, in “L’Illustrazione italiana”, XLVIII, 1921, 49, pp. 670-674, p. 674 ill.; Guido Marangoni, “La mostra ‘Arte italiana contemporanea’ alla Galleria Pesaro”, in “La Cultura Moderna”, XXI, 1921, 11, pp. 645-652, p. 649; Guido Marangoni, “L’arte italiana contemporanea alla Galleria Pesaro”, in “Lidel”, III, 1921, 11, pp. 16-23, p. 19; “XIIIa Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia. 1922. Catalogo”, catalogo della mostra, Milano, 1922, p. 31, n. 38; “XIII Esposizione Internazionale d’Arte a Venezia”, supplemento al n. 31 di “L’Illustrazione Italiana”, Milano 1922, p. 2; A.L., “Ettore Tito”, in “Gente Nostra”, V, 1933, 14, p. 3; Stefano Cecchetto, Luisa Turchi, a cura di, “Bellitalia la pittura di paesaggio dai macchiaioli ai neovedutisti veneti 1850-1950”, catalogo della mostra, Venezia, 2015, pp. 64-65, n. 5; “Gli artisti e le opere. Ettore Tito”, in Stefano Cecchetto, Luisa Turchi, a cura di, “Bell'Italia la pittura di paesaggio dai macchiaioli ai neovedutisti veneti 1850-1950”, catalogo della mostra, Venezia, 2015, p. 188; Angelo Enrico, Francesco Luigi Maspes, a cura di, “Ettore Tito. Catalogo ragionato delle opere”, Crocetta del Montello, 2020, pp. 309-310, n. 237

Esposizioni:
Galleria Pesaro, Milano, 1921; “XIII Esposizione Internazionale d’Arte”, Venezia, 1922 (n. 38, 626); “Bell’Italia la pittura di paesaggio dai macchiaioli ai neovedutisti veneti 1850-1950”, Centro Culturale Bafile Rio Terrà, Caorle, 2015

Stato di conservazione:
Condizione supporto: 85% (fessurazione lunghe i punti originali di giunzione della tavola)
Condizione superficie: 80% (ritocchi, vernice protettiva)

Numero componenti lotto: 1
Le scene di vita quotidiana nella laguna veneta assumono nella pittura di Ettore Tito, a partire dagli ultimi anni dell’Ottocento, dei connotati quasi epici, che permettono una sovrapposizione con i temi simbolisti. I lavoratori sono rappresentati in maniera maestosa ed eroica con corpi baldanzosi e vesti mosse dal vento, le bagnanti si immergono nell’acqua con la stessa naturalezza di ninfe e ondine (“In laguna”, 1899, Udine, Casa Cavazzini – Museo di Arte Moderna e Contemporanea; “La nascita di Venere”, 1903, Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro; “L’Alga”, 1907 circa, Mora, Museo Zorn; “Creature del mare”, 1909 circa). Esposto nel 1921 alla Galleria Pesaro e l’anno successivo alla Biennale di Venezia, il dipinto “Bambini al bagno (Il tuffo)” fa parte di quella serie di opere in cui il vitalismo delle figure crea un rapporto panico con l’ambiente naturale (“Il bagno, 1909 circa, Parigi, Musée d’Orsay). Disegnatore magistrale, negli anni Novanta dell’Ottocento ha lavorato come illustratore per la rivista inglese “The Graphic” e per la casa editrice statunitense Scribner’s, Tito immerge i corpi efebici e in perenne movimento in un ambiente naturale acceso dalla luce di Joaquín Sorolla, che aveva avuto modo di apprezzare alla Biennale del 1914. Proprio da tale data ricorrono, infatti, nella sua produzione giovani nudi dai corpi guizzanti sullo sfondo di marine di un azzurro abbagliante rese con un segno deciso (“Spiaggia di Bellaria”, 1914 circa; “Bimbi in riva al mare al tramonto”, 1915-20; “Mare a Pellestrina”, 1922 circa). «Movimento, luce, realizzazione del vero: ecco le formule nelle quali si modella la sua arte», queste sono le coordinate della pittura di Tito individuate da Raffaele Calzini (Raffaele Calzini, “Ettore Tito”, in “Mostra individuale del pittore Ettore Tito”, catalogo della mostra, Galleria Pesaro, Milano, 1928). In costante ricerca della vita, raffigurata 'hic et nunc', l’artista rivaleggia con la fotografia in un ardita composizione costruita attraverso un elegante intreccio di linee rette e curve e i giochi cromatici di luci e ombre in cui i corpi stessi si fanno moto. Così, infatti, affermava Felice Carena nella commemorazione di Tito pronunciata all’Accademia d’Italia: «Tito non avrebbe mai potuto dipingere una cosa che non esprimesse, non dico un pensiero, ma un atto, un’azione, un moto» (Felice Carena, “Commemorazione di Ettore Tito”, in “Annuario della Reale Accademia d’Italia”, XIV, 1941).

Teresa Sacchi Lodispoto
L'asta include 100 lotti di varie provenienze, tra cui Veneto Banca SpA in LCA.

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Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 20% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.