Lotti Bonino

Lot 290

Tommaso Manzuoli, detto Maso da San Friano (1531 – 1571)

San Sebastiano

La seduta d'asta si tiene il 15 maggio 2024 alle 15:30 (IT Time)
Stima €15000 - €20000
€10500.00
Olio su tavola
98,4 x 73,5 cm

Altre iscrizioni:
al verso, in inchiostro nero «9», a seguire più in basso «GIOV. ANT. BAZZI DETTO IL SODOMA FECE ANNO 1527 SIENA».

Elementi distintivi:
tracce di un sigillo in ceralacca e di un timbro a inchiostro con stemma arcivescovile scudato; una etichetta con iscrizione «92» a penna; tre etichette moderne con numero «256376» dattiloscritto; una etichetta moderna con «CALABRESE» a penna.

Provenienza:
Cambi, Genova, 15.6.2022, l. 315 (“Scuola italiana del XVI secolo, San Sebastiano”, € 15.100)

Stato di conservazione:
Condizione supporto: 90%
Condizione superficie: 80% (cadute di colore e ridipinture sparse, forse anche ulteriori a quelle visibili in UV)

Numero componenti lotto: 1
L’opera è stata restituita, con certezza, al manierista fiorentino Tommaso Manzuoli, detto Maso da San Friano, da Carlo Falciani (comunicazione del 18 settembre 2023). In passato, come si nota osservando l’antica iscrizione su retro, la tavola era stata erroneamente attribuita a Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma (1477-1549), per poi passare recentemente in asta con un’indicazione più generica ("Scuola italiana del XVI secolo"). Maso da San Friano, è stato un vivace interprete del tardo manierismo nella Firenze della seconda metà del Cinquecento. Stando alle parole del Vasari, è stato allievo di Pier Francesco Foschi; eccellente copista dei grandi maestri come Pontormo e Andrea del Sarto, e in particolar modo Michelangelo, seppe evolversi in esiti autonomi e originali.
Sebbene la sua esistenza sia stata breve - morì sulla soglia dei quaranta anni - lo vediamo attivo nella decorazione artistica delle più prestigiose chiese cittadine, tra cui San Pier Maggiore, Santa Felicita e Ognissanti, partecipando, nel 1571, anche alla decorazione del celebre Studiolo di Francesco I a Palazzo Pitti.
Il soggetto è san Sebastiano, giovane militare romano vissuto nella seconda metà del III secolo, come illustrato dagli attributi iconografici della freccia impugnata con la mano sinistra e dalla palma del martirio brandita dalla destra, a immortalarne la gloria eterna.

Ringraziamo il Professor Carlo Falciani per il supporto nella catalogazione dell’opera.
L'asta include 100 lotti di varie provenienze, tra cui Veneto Banca SpA in LCA.

Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 20% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.
Olio su tavola
98,4 x 73,5 cm

Altre iscrizioni:
al verso, in inchiostro nero «9», a seguire più in basso «GIOV. ANT. BAZZI DETTO IL SODOMA FECE ANNO 1527 SIENA».

Elementi distintivi:
tracce di un sigillo in ceralacca e di un timbro a inchiostro con stemma arcivescovile scudato; una etichetta con iscrizione «92» a penna; tre etichette moderne con numero «256376» dattiloscritto; una etichetta moderna con «CALABRESE» a penna.

Provenienza:
Cambi, Genova, 15.6.2022, l. 315 (“Scuola italiana del XVI secolo, San Sebastiano”, € 15.100)

Stato di conservazione:
Condizione supporto: 90%
Condizione superficie: 80% (cadute di colore e ridipinture sparse, forse anche ulteriori a quelle visibili in UV)

Numero componenti lotto: 1
L’opera è stata restituita, con certezza, al manierista fiorentino Tommaso Manzuoli, detto Maso da San Friano, da Carlo Falciani (comunicazione del 18 settembre 2023). In passato, come si nota osservando l’antica iscrizione su retro, la tavola era stata erroneamente attribuita a Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma (1477-1549), per poi passare recentemente in asta con un’indicazione più generica ("Scuola italiana del XVI secolo"). Maso da San Friano, è stato un vivace interprete del tardo manierismo nella Firenze della seconda metà del Cinquecento. Stando alle parole del Vasari, è stato allievo di Pier Francesco Foschi; eccellente copista dei grandi maestri come Pontormo e Andrea del Sarto, e in particolar modo Michelangelo, seppe evolversi in esiti autonomi e originali.
Sebbene la sua esistenza sia stata breve - morì sulla soglia dei quaranta anni - lo vediamo attivo nella decorazione artistica delle più prestigiose chiese cittadine, tra cui San Pier Maggiore, Santa Felicita e Ognissanti, partecipando, nel 1571, anche alla decorazione del celebre Studiolo di Francesco I a Palazzo Pitti.
Il soggetto è san Sebastiano, giovane militare romano vissuto nella seconda metà del III secolo, come illustrato dagli attributi iconografici della freccia impugnata con la mano sinistra e dalla palma del martirio brandita dalla destra, a immortalarne la gloria eterna.

Ringraziamo il Professor Carlo Falciani per il supporto nella catalogazione dell’opera.
L'asta include 100 lotti di varie provenienze, tra cui Veneto Banca SpA in LCA.

Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 20% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.