Lotti Bonino

Lot 253

Giuseppe Alermos ed altri

Arredi della Sagrestia

Stima €40000 - €60000
Lotto aggiudicato a € 7000.00
Managed by:
AMT Real Estate
Storage point:
Taormina IT
Legno di noce


Bibliografia :
Francesco Amendolagine, a cura di, "San Domenico in Taormina", Venezia, 1999, pp. 62, 64

Stato di conservazione. Supporto: 40% (parti dissestate, mancanze)
Stato di conservazione. Superficie: 40%

Su una delle parti mobili si rinviene una iscrizione che attribuisce la commissione dell'opera a Giuseppe Alermos, definito in una storica guida pubblicata dal Comune di Messina e già nella biblioteca di Gaetano Salvemini "frate spagnuolo". Lo stesso testo attribuisce ad Alermos l'intaglio, dedicato alla vita di San Domenico, datandolo al 1602 (mentre l'epigrafe sembra piuttosto da leggersi in "1662"). Nel vincolo, la Soprintendenza di Messina accetta la datazione dell'epigrafe al 1602. Considera tuttavia ben più esteso l'arco temporale per la realizzazione dell'apparato ligneo (XVII-XVIII secolo) e non accoglie l'ipotesi attributiva. In effetti, sia il testo latino ("FIERI FECIT", "HONORE", cioè "fece realizzare" "con proprio onore"), che implica piuttosto per Alermos il ruolo di committente, sia la assenza di qualsiasi altra informazione su Alermos (che pure, in ipotesi, avrebbe dovuto essere un ebanista di eccezione) in ambito storico artistico, non porta ad identificarlo con il ruolo di intagliatore.

Le dimensioni non sono indicate in quanto l'arredo ligneo percorre integralmente le pareti e quindi non ha dimensione automa dall'ambiente in cui è incassato ed a cui è vincolato.
La condizione di alcuni lotti è cambiata dal 2015, quando è stata realizzata la campagna fotografica principale, ad oggi. I cambiamenti di maggiore impatto sono indicati in calce alla introduzione al lotto ("Entry") e sono documentati fotograficamente con le immagini disponibili nella sezione "Paragoni", accessibile ai clienti registrati.

Nei sopralluoghi svolti dalla Casa d'aste da ultimo il 22 ottobre 2021 5 lotti - nn. 36, 216, 238, 239, 297 - non sono stati rinvenuti presso l'Hotel. Pur essendo presenti in catalogo, debbono considerarsi non inclusi nella vendita.

La vendita non comporta la separazione e/o lo smembramento dell’opera d’arte mobile dal complesso nel quale è in atto collocata né è possibile che l'acquisto comporti l’asportazione dell’opera dal luogo in cui è collocata, in conformità agli articoli 1 e 2 DDG 287 del 7.2.2017, cioè il Provvedimento di vincolo della Regione Sicilia adottato dalla Regione Sicilia per la tutela della Collezione del San Domenico Palace Hotel.

Gli interessati sono sollecitati a prendere visione dei beni dal vero, previo appuntamento, che potrà essere richiesto con almeno tre giorni lavorativi di anticipo a procedure-giuridiziarie@bonino.us e svolto in orari compatibili con le attività in corso nella struttura alberghiera.

Le modalità di partecipazione all’asta sono disponibili nell’Avviso di Gara e nelle Regole della Vendita, integrate dai vincolanti Aggiornamenti, mentre i principali diritti dei proprietari sono indicati in una Tabella sinottica predisposta dello Studio Lemme, cui si deve anche un parere dettagliato che, a richiesta, sarà messo a disposizione dei potenziali acquirenti. Tra i documenti di cui è essenziale prendere visione, anche il Provvedimento di vincolo della Regione Sicilia con la nota che ne ha esteso l’effetto alla generalità degli arredi. Tutti i beni sono descritti sinteticamente in apposito Catalogo, che riporta anche i codici per consultare la banca dati delle Foto ad alta definizione (download tramite password da richiedere a procedure-giuridiziarie@bonino.us).

Legno di noce


Bibliografia :
Francesco Amendolagine, a cura di, "San Domenico in Taormina", Venezia, 1999, pp. 62, 64

Stato di conservazione. Supporto: 40% (parti dissestate, mancanze)
Stato di conservazione. Superficie: 40%

Su una delle parti mobili si rinviene una iscrizione che attribuisce la commissione dell'opera a Giuseppe Alermos, definito in una storica guida pubblicata dal Comune di Messina e già nella biblioteca di Gaetano Salvemini "frate spagnuolo". Lo stesso testo attribuisce ad Alermos l'intaglio, dedicato alla vita di San Domenico, datandolo al 1602 (mentre l'epigrafe sembra piuttosto da leggersi in "1662"). Nel vincolo, la Soprintendenza di Messina accetta la datazione dell'epigrafe al 1602. Considera tuttavia ben più esteso l'arco temporale per la realizzazione dell'apparato ligneo (XVII-XVIII secolo) e non accoglie l'ipotesi attributiva. In effetti, sia il testo latino ("FIERI FECIT", "HONORE", cioè "fece realizzare" "con proprio onore"), che implica piuttosto per Alermos il ruolo di committente, sia la assenza di qualsiasi altra informazione su Alermos (che pure, in ipotesi, avrebbe dovuto essere un ebanista di eccezione) in ambito storico artistico, non porta ad identificarlo con il ruolo di intagliatore.

Le dimensioni non sono indicate in quanto l'arredo ligneo percorre integralmente le pareti e quindi non ha dimensione automa dall'ambiente in cui è incassato ed a cui è vincolato.
La condizione di alcuni lotti è cambiata dal 2015, quando è stata realizzata la campagna fotografica principale, ad oggi. I cambiamenti di maggiore impatto sono indicati in calce alla introduzione al lotto ("Entry") e sono documentati fotograficamente con le immagini disponibili nella sezione "Paragoni", accessibile ai clienti registrati.

Nei sopralluoghi svolti dalla Casa d'aste da ultimo il 22 ottobre 2021 5 lotti - nn. 36, 216, 238, 239, 297 - non sono stati rinvenuti presso l'Hotel. Pur essendo presenti in catalogo, debbono considerarsi non inclusi nella vendita.

La vendita non comporta la separazione e/o lo smembramento dell’opera d’arte mobile dal complesso nel quale è in atto collocata né è possibile che l'acquisto comporti l’asportazione dell’opera dal luogo in cui è collocata, in conformità agli articoli 1 e 2 DDG 287 del 7.2.2017, cioè il Provvedimento di vincolo della Regione Sicilia adottato dalla Regione Sicilia per la tutela della Collezione del San Domenico Palace Hotel.

Gli interessati sono sollecitati a prendere visione dei beni dal vero, previo appuntamento, che potrà essere richiesto con almeno tre giorni lavorativi di anticipo a procedure-giuridiziarie@bonino.us e svolto in orari compatibili con le attività in corso nella struttura alberghiera.

Le modalità di partecipazione all’asta sono disponibili nell’Avviso di Gara e nelle Regole della Vendita, integrate dai vincolanti Aggiornamenti, mentre i principali diritti dei proprietari sono indicati in una Tabella sinottica predisposta dello Studio Lemme, cui si deve anche un parere dettagliato che, a richiesta, sarà messo a disposizione dei potenziali acquirenti. Tra i documenti di cui è essenziale prendere visione, anche il Provvedimento di vincolo della Regione Sicilia con la nota che ne ha esteso l’effetto alla generalità degli arredi. Tutti i beni sono descritti sinteticamente in apposito Catalogo, che riporta anche i codici per consultare la banca dati delle Foto ad alta definizione (download tramite password da richiedere a procedure-giuridiziarie@bonino.us).