Lotti Bonino

Lot 37

Centrosauro (Centrosaurus apertus)

Cranio, circa 75,5-76,5 milioni di anni, Nord America

La seduta d'asta si tiene il 16 maggio 2024 alle 15:30 (IT Time)
Stima €70000 - €100000
€70000.00
Fossile
110 x 86 x 97 (cm)

Provenienza:
USA; mercato (Germania)

Stato di conservazione:
Condizione supporto: > 50% (lacune e restauri; sommarie indicazioni nello schema di restauro)
Condizione superficie: > 50%

Chi guarda un centrosauro non può che pensare immediatamente al triceratopo, il signore delle praterie che si scontrava con l'altrettanto celebre tyrannosaurus rex. Infatti il centrosauro è un genere di dinosauro ceratopsiano centrosaurino dello stadio campaniano del tardo cretacico canadese. I principali resti sono stati trovati in particolare nella cosiddetta Dinosaur Park Formation, una grande pianura creata da depositi alluvionali e costieri in Canada, a sud della provincia di Alberta, delimitata a sud dalla Oldman Formation, di natura non marina, e a nord dalla Bearpaw Formation, di natura marina. Fino almeno al 2001 non erano stati rinvenuti fossili di centrosauro fuori dalla provincia di Alberta (T. M. Lehman, 2001, Late Cretaceous dinosaur provinciality: In: Mesozoic Vertebrate Life, edited by Tanke, D. H., and Carpenter, K., Indiana University Press, pp. 310-328). Il fossile in esame, scavato in Montana, stato nordamericano di confine con l'Alberta, dimostra la diffusione dell'animale nelle vaste praterie nord continentali.
I centrosauri vivevano in mandrie, sostanzialmente non dissimili dagli attuali bufali: infatti, nel Dinosaur Provincial Park che delimita l'area di maggiore interesse della Dinosaur Park Formation, sono state rinvenute vaste sedimentazioni di ossa di Centrosaurus, estese per centinaia di metri e contenti migliaia di individui di tutte le età e di tutti i livelli di completamento. Gli scienziati hanno ipotizzato che l'elevata densità e il numero di individui si spiegherebbero se fossero morti mentre cercavano di attraversare un fiume, travolti dalla piena.
L'animale si distingue per i due grandi cornetti innestati nel cranio prima del grande collare protettivo, che doveva sfoggiare una parure di colori. Sopra gli occhi si trova anche un paio di piccole corna dirette verso l'alto. La corona dentata era moderatamente corta rispetto alla dimensione del teschio e presentava due finestre abbastanza grandi, probabilmente per consentire il raffreddamento dell'animale come avviene oggi con gli elefanti: è noto infatti che gli animali di grande dimensione tendono ad accumulare calore.
Erano, infatti, grandi dinosauri, anche se non grandi quanto i maggiori dei loro parenti: raggiungevano i 5–5,5 metri di lunghezza e le 2–2,5 tonnellate di massa corporea, retta da arti tozzi. Come altri centrosaurini, il centrosaurus portava un unico grande corno sopra il naso. Le corna si curvavano in avanti o all'indietro a seconda dell'esemplare. L'ornamentazione cromatica del cranio si riduceva con l'invecchiamento. Il collare era relativamente corto rispetto alla lunghezza totale del cranio e poteva raggiungere una lunghezza di oltre mezzo metro (68,8 cm) negli adulti più grandi e anziani.
Il centrosauro è anche un raro testimone della diffusione di malattie cancerose nei dinosauri e dell'efficienza del gruppo sociale. Si scoprì che un esemplare di Centrosaurus apertus recuperato dal Dinosaur Provincial Park nel 1989 aveva un osteosarcoma paralizzante nel perone destro. L'esame delle lesioni cancerose nell'osso suggerisce che il cancro avesse raggiunto uno stadio aggressivo, provocando una grave zoppia che avrebbe reso il ceratopsiano più vulnerabile alla predazione. Tuttavia, il fatto che facesse parte di un branco permise all'animale di sopravvivere molto più a lungo di quanto ci si aspetterebbe da un animale infetto da una malattia così grave. Si ritiene che l'individuo stesso sia morto annegato nell'alluvione improvvisa che ha creato il letto osseo dove è stato trovato. L'esemplare rimane uno dei pochi esemplari di dinosauro trovati con un cancro grave.

L'asta include 61 lotti di varie provenienze private, tutti collocati in Italia.

Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 20% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata. Nota Bene. I contenuti delle schede di catalogo sono puramente indicativi, non costituiscono garanzia e non sostituiscono la visione e la valutazione diretta dell’opera da parte del potenziale acquirente. Si veda nelle Regole della Vendita il paragrafo Caratteristiche dei beni e limiti di garanzia.
Fossile
110 x 86 x 97 (cm)

Provenienza:
USA; mercato (Germania)

Stato di conservazione:
Condizione supporto: > 50% (lacune e restauri; sommarie indicazioni nello schema di restauro)
Condizione superficie: > 50%

Chi guarda un centrosauro non può che pensare immediatamente al triceratopo, il signore delle praterie che si scontrava con l'altrettanto celebre tyrannosaurus rex. Infatti il centrosauro è un genere di dinosauro ceratopsiano centrosaurino dello stadio campaniano del tardo cretacico canadese. I principali resti sono stati trovati in particolare nella cosiddetta Dinosaur Park Formation, una grande pianura creata da depositi alluvionali e costieri in Canada, a sud della provincia di Alberta, delimitata a sud dalla Oldman Formation, di natura non marina, e a nord dalla Bearpaw Formation, di natura marina. Fino almeno al 2001 non erano stati rinvenuti fossili di centrosauro fuori dalla provincia di Alberta (T. M. Lehman, 2001, Late Cretaceous dinosaur provinciality: In: Mesozoic Vertebrate Life, edited by Tanke, D. H., and Carpenter, K., Indiana University Press, pp. 310-328). Il fossile in esame, scavato in Montana, stato nordamericano di confine con l'Alberta, dimostra la diffusione dell'animale nelle vaste praterie nord continentali.
I centrosauri vivevano in mandrie, sostanzialmente non dissimili dagli attuali bufali: infatti, nel Dinosaur Provincial Park che delimita l'area di maggiore interesse della Dinosaur Park Formation, sono state rinvenute vaste sedimentazioni di ossa di Centrosaurus, estese per centinaia di metri e contenti migliaia di individui di tutte le età e di tutti i livelli di completamento. Gli scienziati hanno ipotizzato che l'elevata densità e il numero di individui si spiegherebbero se fossero morti mentre cercavano di attraversare un fiume, travolti dalla piena.
L'animale si distingue per i due grandi cornetti innestati nel cranio prima del grande collare protettivo, che doveva sfoggiare una parure di colori. Sopra gli occhi si trova anche un paio di piccole corna dirette verso l'alto. La corona dentata era moderatamente corta rispetto alla dimensione del teschio e presentava due finestre abbastanza grandi, probabilmente per consentire il raffreddamento dell'animale come avviene oggi con gli elefanti: è noto infatti che gli animali di grande dimensione tendono ad accumulare calore.
Erano, infatti, grandi dinosauri, anche se non grandi quanto i maggiori dei loro parenti: raggiungevano i 5–5,5 metri di lunghezza e le 2–2,5 tonnellate di massa corporea, retta da arti tozzi. Come altri centrosaurini, il centrosaurus portava un unico grande corno sopra il naso. Le corna si curvavano in avanti o all'indietro a seconda dell'esemplare. L'ornamentazione cromatica del cranio si riduceva con l'invecchiamento. Il collare era relativamente corto rispetto alla lunghezza totale del cranio e poteva raggiungere una lunghezza di oltre mezzo metro (68,8 cm) negli adulti più grandi e anziani.
Il centrosauro è anche un raro testimone della diffusione di malattie cancerose nei dinosauri e dell'efficienza del gruppo sociale. Si scoprì che un esemplare di Centrosaurus apertus recuperato dal Dinosaur Provincial Park nel 1989 aveva un osteosarcoma paralizzante nel perone destro. L'esame delle lesioni cancerose nell'osso suggerisce che il cancro avesse raggiunto uno stadio aggressivo, provocando una grave zoppia che avrebbe reso il ceratopsiano più vulnerabile alla predazione. Tuttavia, il fatto che facesse parte di un branco permise all'animale di sopravvivere molto più a lungo di quanto ci si aspetterebbe da un animale infetto da una malattia così grave. Si ritiene che l'individuo stesso sia morto annegato nell'alluvione improvvisa che ha creato il letto osseo dove è stato trovato. L'esemplare rimane uno dei pochi esemplari di dinosauro trovati con un cancro grave.

L'asta include 61 lotti di varie provenienze private, tutti collocati in Italia.

Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 20% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata. Nota Bene. I contenuti delle schede di catalogo sono puramente indicativi, non costituiscono garanzia e non sostituiscono la visione e la valutazione diretta dell’opera da parte del potenziale acquirente. Si veda nelle Regole della Vendita il paragrafo Caratteristiche dei beni e limiti di garanzia.