Lotti Bonino
Lot 35
Phareodus testis e Knightia alta
Impronta in lastra con numerosi pesci colpiti da evento di mortalità di massa (MME), circa 45 milioni di anni fa, Stati Uniti
La seduta d'asta si tiene il 16 maggio 2024 alle 15:30 (IT Time)
Stima €2000 - €3000
€2000.00
Fossile
87 x 50 x 3 (cm)
Provenienza:
mercato (Italia)
Stato di conservazione:
Condizione supporto: 70% (lacune, integrazioni, consolidamento)
Condizione superficie: 70% (pinna pettorale originale, integrazioni cromatiche sulle altre pinne; nel predatore dentatura per lo più originale)
87 x 50 x 3 (cm)
Provenienza:
mercato (Italia)
Stato di conservazione:
Condizione supporto: 70% (lacune, integrazioni, consolidamento)
Condizione superficie: 70% (pinna pettorale originale, integrazioni cromatiche sulle altre pinne; nel predatore dentatura per lo più originale)
Osservando questa lastra fossile si ha la strana sensazione di osservare un acquario di 45 milioni di anni fa: tanto naturali e vivi sono le posizioni e i movimenti dei pesci, tra i quali facilmente si riconoscono un phareodus testis prossimo a predare il branco di knightie alte (o eocena) che gli si muove intorno.
Phareodus è un genere di pesci d'acqua dolce diffuso, dal Paleocene all'Eocene, in Australia, Europa e Americhe. Comprende almeno quattro specie: testis (identicata da Leidy nel 1873), encaustus in Nord America, muelleri in Europa e queenslandicus in Australia. Alcuni dei migliori esemplari risalgono all'Eocene medio e, come il presente, sono stato scavati nella Green River Formation in Wyoming.
In particolare la specie testis - in asta - presentava un contorno ovale, testa piccola e un muso leggermente appuntito. Le pinne dorsale e anale erano situate posteriormente, con la pinna anale più grande. La pinna caudale era leggermente biforcuta. Aveva inoltre piccole pinne pelviche ma pinne pettorali lunghe e strette.
Le knightie - che hanno il principale areale in Montana e Wyoming, di cui sono il fossile simbolo - appartengono alla stessa famiglia tassonomica delle aringhe e delle sardine, e somigliano alle prime al punto che in origine entrambi i generi - Knightia alta e Knightia eocaena - erano state descritte come aringhe del genere clupea.
Nelle knightie, file di scudi dorsali e ventrali corrono dalla parte posteriore della testa alle pinne mediali. Le scaglie erano pesanti e i denti conici. Knightia eocaena era la più lunga, fino a 25 cm (sebbene la maggior parte degli esemplari non superi i 15 cm), mentre knightia alta era più corta e relativamente più larga, con esemplari in media tra 6 e 10 cm. Entrambe si nutrivano di alghe e diatomee, nonché di insetti e occasionalmente di pesci più piccoli.
A sua volta, come piccolo pesce di branco, knightia costituiva un'abbondante fonte di cibo per i predatori dell'Eocene.
Proprio come nel nostro "quadro", molte lastre fossili della Green River Formation mostrano insieme le knightie e pesci più grandi, come diplomystus, lepisosteus, amphiplaga, mioplosus, amia, asstephus e appunto phareodus, tutti trovati con knightie nelle mascelle o nello stomaco.
Nel 2022, sono stati rilevati residui biologici nei fossili di knightie della formazione del Green River, il che apre la sconcertante possibilità di esaminare DNA di 50 milioni di anni fa (Misra, Anupam K.; Rowley, Sonia J.; Zhou, Jie; Acosta-Maeda, Tayro E.; Dasilveira, Luis; Ravizza, Gregory; Ohtaki, Kenta; Weatherby, Tina M.; Trimble, A. Zachary; Boll, Patrick; Porter, John N.; McKay, Christopher P. (2022-06-17). "Biofinder detects biological remains in Green River fish fossils from Eocene epoch at video speed". Scientific Reports. 12 (1): 10164. doi:10.1038/s41598-022-14410-8).
Phareodus è un genere di pesci d'acqua dolce diffuso, dal Paleocene all'Eocene, in Australia, Europa e Americhe. Comprende almeno quattro specie: testis (identicata da Leidy nel 1873), encaustus in Nord America, muelleri in Europa e queenslandicus in Australia. Alcuni dei migliori esemplari risalgono all'Eocene medio e, come il presente, sono stato scavati nella Green River Formation in Wyoming.
In particolare la specie testis - in asta - presentava un contorno ovale, testa piccola e un muso leggermente appuntito. Le pinne dorsale e anale erano situate posteriormente, con la pinna anale più grande. La pinna caudale era leggermente biforcuta. Aveva inoltre piccole pinne pelviche ma pinne pettorali lunghe e strette.
Le knightie - che hanno il principale areale in Montana e Wyoming, di cui sono il fossile simbolo - appartengono alla stessa famiglia tassonomica delle aringhe e delle sardine, e somigliano alle prime al punto che in origine entrambi i generi - Knightia alta e Knightia eocaena - erano state descritte come aringhe del genere clupea.
Nelle knightie, file di scudi dorsali e ventrali corrono dalla parte posteriore della testa alle pinne mediali. Le scaglie erano pesanti e i denti conici. Knightia eocaena era la più lunga, fino a 25 cm (sebbene la maggior parte degli esemplari non superi i 15 cm), mentre knightia alta era più corta e relativamente più larga, con esemplari in media tra 6 e 10 cm. Entrambe si nutrivano di alghe e diatomee, nonché di insetti e occasionalmente di pesci più piccoli.
A sua volta, come piccolo pesce di branco, knightia costituiva un'abbondante fonte di cibo per i predatori dell'Eocene.
Proprio come nel nostro "quadro", molte lastre fossili della Green River Formation mostrano insieme le knightie e pesci più grandi, come diplomystus, lepisosteus, amphiplaga, mioplosus, amia, asstephus e appunto phareodus, tutti trovati con knightie nelle mascelle o nello stomaco.
Nel 2022, sono stati rilevati residui biologici nei fossili di knightie della formazione del Green River, il che apre la sconcertante possibilità di esaminare DNA di 50 milioni di anni fa (Misra, Anupam K.; Rowley, Sonia J.; Zhou, Jie; Acosta-Maeda, Tayro E.; Dasilveira, Luis; Ravizza, Gregory; Ohtaki, Kenta; Weatherby, Tina M.; Trimble, A. Zachary; Boll, Patrick; Porter, John N.; McKay, Christopher P. (2022-06-17). "Biofinder detects biological remains in Green River fish fossils from Eocene epoch at video speed". Scientific Reports. 12 (1): 10164. doi:10.1038/s41598-022-14410-8).
L'asta include 61 lotti di varie provenienze private, tutti collocati in Italia.
Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.
Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti.
Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA.
Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta.
Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 20% dell'importo dovuto.
L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.
Nota Bene. I contenuti delle schede di catalogo sono puramente indicativi, non costituiscono garanzia e non sostituiscono la visione e la valutazione diretta dell’opera da parte del potenziale acquirente. Si veda nelle Regole della Vendita il paragrafo Caratteristiche dei beni e limiti di garanzia.
Fossile
87 x 50 x 3 (cm)
Provenienza:
mercato (Italia)
Stato di conservazione:
Condizione supporto: 70% (lacune, integrazioni, consolidamento)
Condizione superficie: 70% (pinna pettorale originale, integrazioni cromatiche sulle altre pinne; nel predatore dentatura per lo più originale)
87 x 50 x 3 (cm)
Provenienza:
mercato (Italia)
Stato di conservazione:
Condizione supporto: 70% (lacune, integrazioni, consolidamento)
Condizione superficie: 70% (pinna pettorale originale, integrazioni cromatiche sulle altre pinne; nel predatore dentatura per lo più originale)
Osservando questa lastra fossile si ha la strana sensazione di osservare un acquario di 45 milioni di anni fa: tanto naturali e vivi sono le posizioni e i movimenti dei pesci, tra i quali facilmente si riconoscono un phareodus testis prossimo a predare il branco di knightie alte (o eocena) che gli si muove intorno.
Phareodus è un genere di pesci d'acqua dolce diffuso, dal Paleocene all'Eocene, in Australia, Europa e Americhe. Comprende almeno quattro specie: testis (identicata da Leidy nel 1873), encaustus in Nord America, muelleri in Europa e queenslandicus in Australia. Alcuni dei migliori esemplari risalgono all'Eocene medio e, come il presente, sono stato scavati nella Green River Formation in Wyoming.
In particolare la specie testis - in asta - presentava un contorno ovale, testa piccola e un muso leggermente appuntito. Le pinne dorsale e anale erano situate posteriormente, con la pinna anale più grande. La pinna caudale era leggermente biforcuta. Aveva inoltre piccole pinne pelviche ma pinne pettorali lunghe e strette.
Le knightie - che hanno il principale areale in Montana e Wyoming, di cui sono il fossile simbolo - appartengono alla stessa famiglia tassonomica delle aringhe e delle sardine, e somigliano alle prime al punto che in origine entrambi i generi - Knightia alta e Knightia eocaena - erano state descritte come aringhe del genere clupea.
Nelle knightie, file di scudi dorsali e ventrali corrono dalla parte posteriore della testa alle pinne mediali. Le scaglie erano pesanti e i denti conici. Knightia eocaena era la più lunga, fino a 25 cm (sebbene la maggior parte degli esemplari non superi i 15 cm), mentre knightia alta era più corta e relativamente più larga, con esemplari in media tra 6 e 10 cm. Entrambe si nutrivano di alghe e diatomee, nonché di insetti e occasionalmente di pesci più piccoli.
A sua volta, come piccolo pesce di branco, knightia costituiva un'abbondante fonte di cibo per i predatori dell'Eocene.
Proprio come nel nostro "quadro", molte lastre fossili della Green River Formation mostrano insieme le knightie e pesci più grandi, come diplomystus, lepisosteus, amphiplaga, mioplosus, amia, asstephus e appunto phareodus, tutti trovati con knightie nelle mascelle o nello stomaco.
Nel 2022, sono stati rilevati residui biologici nei fossili di knightie della formazione del Green River, il che apre la sconcertante possibilità di esaminare DNA di 50 milioni di anni fa (Misra, Anupam K.; Rowley, Sonia J.; Zhou, Jie; Acosta-Maeda, Tayro E.; Dasilveira, Luis; Ravizza, Gregory; Ohtaki, Kenta; Weatherby, Tina M.; Trimble, A. Zachary; Boll, Patrick; Porter, John N.; McKay, Christopher P. (2022-06-17). "Biofinder detects biological remains in Green River fish fossils from Eocene epoch at video speed". Scientific Reports. 12 (1): 10164. doi:10.1038/s41598-022-14410-8).
Phareodus è un genere di pesci d'acqua dolce diffuso, dal Paleocene all'Eocene, in Australia, Europa e Americhe. Comprende almeno quattro specie: testis (identicata da Leidy nel 1873), encaustus in Nord America, muelleri in Europa e queenslandicus in Australia. Alcuni dei migliori esemplari risalgono all'Eocene medio e, come il presente, sono stato scavati nella Green River Formation in Wyoming.
In particolare la specie testis - in asta - presentava un contorno ovale, testa piccola e un muso leggermente appuntito. Le pinne dorsale e anale erano situate posteriormente, con la pinna anale più grande. La pinna caudale era leggermente biforcuta. Aveva inoltre piccole pinne pelviche ma pinne pettorali lunghe e strette.
Le knightie - che hanno il principale areale in Montana e Wyoming, di cui sono il fossile simbolo - appartengono alla stessa famiglia tassonomica delle aringhe e delle sardine, e somigliano alle prime al punto che in origine entrambi i generi - Knightia alta e Knightia eocaena - erano state descritte come aringhe del genere clupea.
Nelle knightie, file di scudi dorsali e ventrali corrono dalla parte posteriore della testa alle pinne mediali. Le scaglie erano pesanti e i denti conici. Knightia eocaena era la più lunga, fino a 25 cm (sebbene la maggior parte degli esemplari non superi i 15 cm), mentre knightia alta era più corta e relativamente più larga, con esemplari in media tra 6 e 10 cm. Entrambe si nutrivano di alghe e diatomee, nonché di insetti e occasionalmente di pesci più piccoli.
A sua volta, come piccolo pesce di branco, knightia costituiva un'abbondante fonte di cibo per i predatori dell'Eocene.
Proprio come nel nostro "quadro", molte lastre fossili della Green River Formation mostrano insieme le knightie e pesci più grandi, come diplomystus, lepisosteus, amphiplaga, mioplosus, amia, asstephus e appunto phareodus, tutti trovati con knightie nelle mascelle o nello stomaco.
Nel 2022, sono stati rilevati residui biologici nei fossili di knightie della formazione del Green River, il che apre la sconcertante possibilità di esaminare DNA di 50 milioni di anni fa (Misra, Anupam K.; Rowley, Sonia J.; Zhou, Jie; Acosta-Maeda, Tayro E.; Dasilveira, Luis; Ravizza, Gregory; Ohtaki, Kenta; Weatherby, Tina M.; Trimble, A. Zachary; Boll, Patrick; Porter, John N.; McKay, Christopher P. (2022-06-17). "Biofinder detects biological remains in Green River fish fossils from Eocene epoch at video speed". Scientific Reports. 12 (1): 10164. doi:10.1038/s41598-022-14410-8).
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Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA.
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