Lotto terzi

Lot 88

Terenzio Mamiani (Pesaro 1799 – Roma 1885)

Progressismo clericale – connubio libertà e religione

La seduta d'asta si tiene il 14 settembre 2023 alle 18:00 (IT Time)
Stima €150,00 - €180,00
€225.00
Tre lettere
Cinque pagine in-8

Genova li 4 di Xbre 1853
Torino, 17 febbraio 1860

stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)

Tre belle lettere indirizzate a Giovanni Battista Bergamino prete genovese di orientamento mazziniano (Genova 1821 - ivi 1890). Genova li 4 di Xbre 1853. "Il Conte Livio Benintendi (nota: esule a Torino all'indomani del fallimento del moto quarantottesco mantovano) è un ottimo candidato e farà molto onore a cotesto collegio. E' persona agiata ed onesta quindi a nessuno è ligio ed abborre ogni maniera di setta. Ama la libertà vera e la causa italiana e desidera il clero emmendato e non oppresso. Insomma è degno in tutto che voi gli procuriate i suffragi de' parrocchiani vostri. Viva il mio caro prevosto, che intendete sì bene tutti gli uffici di buon pastore dell'anima. Quante volte io vo ripetendo qui fra gli amici che se la più parte de' preti vi assomigliasse, le gran querele tra loro e il mondo sarebbero presto sopite, e vedrebbesi pure compiuto quel connubio desideratissimo della libertà e della religione...". Nella terza lettera risponde al Bergamino che si è congratulato con il Mamiani per la recente nomina a Ministro della Pubblica Istruzione nel terzo governo Cavour."Torino, 17 febbraio 1860”.
Tre lettere
Cinque pagine in-8

Genova li 4 di Xbre 1853
Torino, 17 febbraio 1860

stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)

Tre belle lettere indirizzate a Giovanni Battista Bergamino prete genovese di orientamento mazziniano (Genova 1821 - ivi 1890). Genova li 4 di Xbre 1853. "Il Conte Livio Benintendi (nota: esule a Torino all'indomani del fallimento del moto quarantottesco mantovano) è un ottimo candidato e farà molto onore a cotesto collegio. E' persona agiata ed onesta quindi a nessuno è ligio ed abborre ogni maniera di setta. Ama la libertà vera e la causa italiana e desidera il clero emmendato e non oppresso. Insomma è degno in tutto che voi gli procuriate i suffragi de' parrocchiani vostri. Viva il mio caro prevosto, che intendete sì bene tutti gli uffici di buon pastore dell'anima. Quante volte io vo ripetendo qui fra gli amici che se la più parte de' preti vi assomigliasse, le gran querele tra loro e il mondo sarebbero presto sopite, e vedrebbesi pure compiuto quel connubio desideratissimo della libertà e della religione...". Nella terza lettera risponde al Bergamino che si è congratulato con il Mamiani per la recente nomina a Ministro della Pubblica Istruzione nel terzo governo Cavour."Torino, 17 febbraio 1860”.