Lotto terzi
Lot 41
Angela Maria Caterina d’Este (1656 – Bologna 1722)
Este – Savoia – Guerre di religione
La seduta d'asta si tiene il 14 settembre 2023 alle 18:00 (IT Time)
Stima €150,00 - €200,00
€225.00
Carteggio costituito da quattro lettere firmate
Sei pagine
Torino il 4 agosto 1703
Torino 8 gennaio 1707
Asti 20 gennaio 1714
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Sei pagine
Torino il 4 agosto 1703
Torino 8 gennaio 1707
Asti 20 gennaio 1714
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Maria Caterina fu protagonista di una grande storia d'amore. Il 10 novembre 1684, sposò Emanuele Filiberto di Savoia, iI Principe di Carignano. Il matrimonio venne ostacolato dalla Francia, allora sotto il dominio di Luigi XIV, che voleva imporre al Savoia le nozze con una principessa francese. Una cerimonia per procura si svolse a Modena dove il fratello celibe di Caterina, Cesare Ignazio d'Este, prese il posto dello sposo; un'altra cerimonia privata si tenne al Castello di Racconigi, residenza estiva dei Principi di Carignano. Dopo le nozze, gli sposi vissero per qualche tempo in esilio a Bologna, in conseguenza dell'ostilità francese al loro matrimonio. Solo nel giugno del 1685, ricevuto il perdono da parte di Luigi XIV, poterono rientrare a Torino, eleggendo a residenza il palazzo Carignano.
Carteggio costituito da quattro lettere firmate, della nobildonna, meglio nota come Maria d’Este Savoia, figlia di Borso d’Este dei duchi di Modena e Reggio e sposa di Emanuele Filiberto di Savoia nel 1684. La prima, dat. Torino il 4 agosto 1703, indirizzata al Marchese Zambeccari, è relativa ai fatti d'arme e politici come il passaggio "in queste parti a piciole truppe incaminate verso li cantoni heretici et altre parti le famiglie de’ religionari del Principato d’Oranges, a’ quali il Re ha assegnato tempo prefisso per vendere suoi beni e ritirarsi quando non volessero rendersi catolici" o notizie portate dagli "ultimi avisi [che] parlano che l’armata inglese et olandese va sempre più accostandosi ad Anversa giudicandone che miri a formarne l’assedio". La seconda datata Torino 8 gennaio 1707, è inviata al Duca Mattei, in occasione delle feste natalizie; una terza lettera, datata Asti 20 gennaio 1714 e diretta al Duca Bonelli verte su alcuni soggiorni della sovrana nei feudi bolognesi. Chiude l'insieme una quarta ed ultima missiva indirizzata al generale Feltz (lacuna al margine destro ha asportato la data). Per un totale di sei pagine in vario formato.
Carteggio costituito da quattro lettere firmate, della nobildonna, meglio nota come Maria d’Este Savoia, figlia di Borso d’Este dei duchi di Modena e Reggio e sposa di Emanuele Filiberto di Savoia nel 1684. La prima, dat. Torino il 4 agosto 1703, indirizzata al Marchese Zambeccari, è relativa ai fatti d'arme e politici come il passaggio "in queste parti a piciole truppe incaminate verso li cantoni heretici et altre parti le famiglie de’ religionari del Principato d’Oranges, a’ quali il Re ha assegnato tempo prefisso per vendere suoi beni e ritirarsi quando non volessero rendersi catolici" o notizie portate dagli "ultimi avisi [che] parlano che l’armata inglese et olandese va sempre più accostandosi ad Anversa giudicandone che miri a formarne l’assedio". La seconda datata Torino 8 gennaio 1707, è inviata al Duca Mattei, in occasione delle feste natalizie; una terza lettera, datata Asti 20 gennaio 1714 e diretta al Duca Bonelli verte su alcuni soggiorni della sovrana nei feudi bolognesi. Chiude l'insieme una quarta ed ultima missiva indirizzata al generale Feltz (lacuna al margine destro ha asportato la data). Per un totale di sei pagine in vario formato.
Carteggio costituito da quattro lettere firmate
Sei pagine
Torino il 4 agosto 1703
Torino 8 gennaio 1707
Asti 20 gennaio 1714
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Sei pagine
Torino il 4 agosto 1703
Torino 8 gennaio 1707
Asti 20 gennaio 1714
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Maria Caterina fu protagonista di una grande storia d'amore. Il 10 novembre 1684, sposò Emanuele Filiberto di Savoia, iI Principe di Carignano. Il matrimonio venne ostacolato dalla Francia, allora sotto il dominio di Luigi XIV, che voleva imporre al Savoia le nozze con una principessa francese. Una cerimonia per procura si svolse a Modena dove il fratello celibe di Caterina, Cesare Ignazio d'Este, prese il posto dello sposo; un'altra cerimonia privata si tenne al Castello di Racconigi, residenza estiva dei Principi di Carignano. Dopo le nozze, gli sposi vissero per qualche tempo in esilio a Bologna, in conseguenza dell'ostilità francese al loro matrimonio. Solo nel giugno del 1685, ricevuto il perdono da parte di Luigi XIV, poterono rientrare a Torino, eleggendo a residenza il palazzo Carignano.
Carteggio costituito da quattro lettere firmate, della nobildonna, meglio nota come Maria d’Este Savoia, figlia di Borso d’Este dei duchi di Modena e Reggio e sposa di Emanuele Filiberto di Savoia nel 1684. La prima, dat. Torino il 4 agosto 1703, indirizzata al Marchese Zambeccari, è relativa ai fatti d'arme e politici come il passaggio "in queste parti a piciole truppe incaminate verso li cantoni heretici et altre parti le famiglie de’ religionari del Principato d’Oranges, a’ quali il Re ha assegnato tempo prefisso per vendere suoi beni e ritirarsi quando non volessero rendersi catolici" o notizie portate dagli "ultimi avisi [che] parlano che l’armata inglese et olandese va sempre più accostandosi ad Anversa giudicandone che miri a formarne l’assedio". La seconda datata Torino 8 gennaio 1707, è inviata al Duca Mattei, in occasione delle feste natalizie; una terza lettera, datata Asti 20 gennaio 1714 e diretta al Duca Bonelli verte su alcuni soggiorni della sovrana nei feudi bolognesi. Chiude l'insieme una quarta ed ultima missiva indirizzata al generale Feltz (lacuna al margine destro ha asportato la data). Per un totale di sei pagine in vario formato.
Carteggio costituito da quattro lettere firmate, della nobildonna, meglio nota come Maria d’Este Savoia, figlia di Borso d’Este dei duchi di Modena e Reggio e sposa di Emanuele Filiberto di Savoia nel 1684. La prima, dat. Torino il 4 agosto 1703, indirizzata al Marchese Zambeccari, è relativa ai fatti d'arme e politici come il passaggio "in queste parti a piciole truppe incaminate verso li cantoni heretici et altre parti le famiglie de’ religionari del Principato d’Oranges, a’ quali il Re ha assegnato tempo prefisso per vendere suoi beni e ritirarsi quando non volessero rendersi catolici" o notizie portate dagli "ultimi avisi [che] parlano che l’armata inglese et olandese va sempre più accostandosi ad Anversa giudicandone che miri a formarne l’assedio". La seconda datata Torino 8 gennaio 1707, è inviata al Duca Mattei, in occasione delle feste natalizie; una terza lettera, datata Asti 20 gennaio 1714 e diretta al Duca Bonelli verte su alcuni soggiorni della sovrana nei feudi bolognesi. Chiude l'insieme una quarta ed ultima missiva indirizzata al generale Feltz (lacuna al margine destro ha asportato la data). Per un totale di sei pagine in vario formato.
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