Lotto terzi
Lot 228
Mario Pieri (Corfù 1776 – Firenze 1852)
Lettera ad Alessandro Torri e saluti ad Ippolito Pindemonte
La seduta d'asta si tiene il 14 settembre 2023 alle 18:00 (IT Time)
Stima €100,00 - €200,00
€150.00
Due lettere autografe firmate
Una pagina in-8
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Una pagina in-8
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Letterato greco, allievo di Melchiorre Cesarotti a Padova e intimo dei più illustri scrittori italiani dell'epoca tra i quali Ugo Foscolo, Vincenzo Monti, Ippolito Pindemonte, Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni, fu uno stimato collaboratore dell'Antologia di Viesseux a Firenze, città nella quale visse per un lungo periodo. Nativo di Corfù, vi tornò durante l'occupazione francese di Venezia, divenendo segretario di Giovanni Capodistria (primo capo di stato della Grecia indipendente) e segretario della Repubblica delle Sette Isole Unite (o Repubblica delle Isole Ionie, Repubblica Settinsulare, Eptaneso o Stato Ionio; in greco: Επτάνησος Πολιτεία) stato delle Isole Ionie esistito dal 1800 al 1807 sotto sovranità congiunta dell'Impero russo e dell'Impero ottomano. Tale Repubblica Settinsulare costituì la prima forma di (seppur limitato) autogoverno greco dall'epoca della caduta dell'Impero Bizantino di fronte all'avanzata turca nella metà del XV secolo. E' sepolto al cimitero greco-ortodosso di Livorno. Tra le sue opere "Canzone al Petrarca per la Restaurazione del Regno d’Italia" (1805).
Lettera, senza data, diretta al critico letterario ed editore Alessandro Torri (1780-1861): "Eccovi le perlette. Vi prego di prendere spezialmente di questi colori, e poi di quanti altri ve ne fossero, in tutto pel valore di lire dieci italiane, e franchi dieci. In Verona mi saluterete il Cav. Pindemonte...". Saluti al poeta e letterato Ippolito Pindemonte. Una pagina in-8, indirizzo autografo al verso.
Lettera, senza data, diretta al critico letterario ed editore Alessandro Torri (1780-1861): "Eccovi le perlette. Vi prego di prendere spezialmente di questi colori, e poi di quanti altri ve ne fossero, in tutto pel valore di lire dieci italiane, e franchi dieci. In Verona mi saluterete il Cav. Pindemonte...". Saluti al poeta e letterato Ippolito Pindemonte. Una pagina in-8, indirizzo autografo al verso.
Due lettere autografe firmate
Una pagina in-8
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Una pagina in-8
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Letterato greco, allievo di Melchiorre Cesarotti a Padova e intimo dei più illustri scrittori italiani dell'epoca tra i quali Ugo Foscolo, Vincenzo Monti, Ippolito Pindemonte, Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni, fu uno stimato collaboratore dell'Antologia di Viesseux a Firenze, città nella quale visse per un lungo periodo. Nativo di Corfù, vi tornò durante l'occupazione francese di Venezia, divenendo segretario di Giovanni Capodistria (primo capo di stato della Grecia indipendente) e segretario della Repubblica delle Sette Isole Unite (o Repubblica delle Isole Ionie, Repubblica Settinsulare, Eptaneso o Stato Ionio; in greco: Επτάνησος Πολιτεία) stato delle Isole Ionie esistito dal 1800 al 1807 sotto sovranità congiunta dell'Impero russo e dell'Impero ottomano. Tale Repubblica Settinsulare costituì la prima forma di (seppur limitato) autogoverno greco dall'epoca della caduta dell'Impero Bizantino di fronte all'avanzata turca nella metà del XV secolo. E' sepolto al cimitero greco-ortodosso di Livorno. Tra le sue opere "Canzone al Petrarca per la Restaurazione del Regno d’Italia" (1805).
Lettera, senza data, diretta al critico letterario ed editore Alessandro Torri (1780-1861): "Eccovi le perlette. Vi prego di prendere spezialmente di questi colori, e poi di quanti altri ve ne fossero, in tutto pel valore di lire dieci italiane, e franchi dieci. In Verona mi saluterete il Cav. Pindemonte...". Saluti al poeta e letterato Ippolito Pindemonte. Una pagina in-8, indirizzo autografo al verso.
Lettera, senza data, diretta al critico letterario ed editore Alessandro Torri (1780-1861): "Eccovi le perlette. Vi prego di prendere spezialmente di questi colori, e poi di quanti altri ve ne fossero, in tutto pel valore di lire dieci italiane, e franchi dieci. In Verona mi saluterete il Cav. Pindemonte...". Saluti al poeta e letterato Ippolito Pindemonte. Una pagina in-8, indirizzo autografo al verso.
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