Lotto terzi

Lot 162

Ugo Pesci (Firenze 1846 – Bologna 1908)

Rinuncia alla direzione della Gazzetta dell’Emilia

L'asta si tiene il 22 marzo 2024 alle ore 18.00 (IT Time).
Stima €50,00 - €70,00
€75.00
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8, su bifolio

Bologna 3 ottobre 1896

stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)

Lettera autografa firmata, datata 'Bologna 3 ottobre 1896' del giornalista e patriota, noto studioso di Casa Savoia (avendo avuto l'occasione di frequentare la corte di Vittorio Emanuele II a Roma), direttore della 'Gazzetta dell'Emilia' dal 1888 al 1901.
Dopo gli studi a Firenze, ove era nato nel 1846, frequentò l'Accademia militare di Modena conseguendo nel 1865 il grado di sottotenente. Nella terza guerra d'indipendenza, ufficiale dei granatieri, prese parte alla battaglia di Custoza. Terminata la carriera militare, intraprese quella giornalistica, lavorando nella redazione fiorentina del Fanfulla. Nel 1870, come inviato del medesimo quotidiano, assistette alla breccia di Porta Pia. Diretta ad un collega, nella quale rettifica una notizia sul suo conto apparsa sul 'Resto del Carlino': "..per dire che non ho "abbandonato" la direzione della Gazzetta, ma ne sono stato messo fuori dopo sette anni e quattro mesi, senza alcun preavviso. Né può esser vero che tale inaspettato congedo sia stato conseguenza di divergenze politiche fra me e i capi del partito quale la Gazzetta era l'organo, perché anche a loro è giunta improvvisa la notizia e non pur essi sanno la ragione...". Due pagine in-8, su bifolio, con alcune cassature e correzioni autografe al testo. Sulla “Gazzetta” intervenne più volte Giosuè Carducci, soprattutto durante il governo Crispi, da lui sostenuto con entusiasmo. La sua collaborazione cessò nel 1901, dopo che Ugo Pesci ebbe lasciato la direzione.
Il 5 febbraio 1909 La Gazzetta dell'Emilia fu il primo giornale a pubblicare il Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti.
I lotti devono essere ritirati presso la sede della casa d'aste. Chi intenda esportare i lotti dovrà aver cura di fare le pratiche apposite presso gli uffici esportazione del Ministero della Cultura. Per tutti i lotti è necessario presentare all'ufficio esportazione scelto una regolare richiesta di esportazione.
Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 15 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 30% dell'importo dovuto.
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8, su bifolio

Bologna 3 ottobre 1896

stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)

Lettera autografa firmata, datata 'Bologna 3 ottobre 1896' del giornalista e patriota, noto studioso di Casa Savoia (avendo avuto l'occasione di frequentare la corte di Vittorio Emanuele II a Roma), direttore della 'Gazzetta dell'Emilia' dal 1888 al 1901.
Dopo gli studi a Firenze, ove era nato nel 1846, frequentò l'Accademia militare di Modena conseguendo nel 1865 il grado di sottotenente. Nella terza guerra d'indipendenza, ufficiale dei granatieri, prese parte alla battaglia di Custoza. Terminata la carriera militare, intraprese quella giornalistica, lavorando nella redazione fiorentina del Fanfulla. Nel 1870, come inviato del medesimo quotidiano, assistette alla breccia di Porta Pia. Diretta ad un collega, nella quale rettifica una notizia sul suo conto apparsa sul 'Resto del Carlino': "..per dire che non ho "abbandonato" la direzione della Gazzetta, ma ne sono stato messo fuori dopo sette anni e quattro mesi, senza alcun preavviso. Né può esser vero che tale inaspettato congedo sia stato conseguenza di divergenze politiche fra me e i capi del partito quale la Gazzetta era l'organo, perché anche a loro è giunta improvvisa la notizia e non pur essi sanno la ragione...". Due pagine in-8, su bifolio, con alcune cassature e correzioni autografe al testo. Sulla “Gazzetta” intervenne più volte Giosuè Carducci, soprattutto durante il governo Crispi, da lui sostenuto con entusiasmo. La sua collaborazione cessò nel 1901, dopo che Ugo Pesci ebbe lasciato la direzione.
Il 5 febbraio 1909 La Gazzetta dell'Emilia fu il primo giornale a pubblicare il Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti.
I lotti devono essere ritirati presso la sede della casa d'aste. Chi intenda esportare i lotti dovrà aver cura di fare le pratiche apposite presso gli uffici esportazione del Ministero della Cultura. Per tutti i lotti è necessario presentare all'ufficio esportazione scelto una regolare richiesta di esportazione.
Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 15 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 30% dell'importo dovuto.