Lotto terzi
Lot 161
Pompeo Gherardo Molmenti (Venezia 1852 – Roma 1928)
La bancarotta del positivismo
La seduta d'asta si tiene il 14 settembre 2023 alle 18:00 (IT Time)
Stima €70,00 - €100,00
€105.00
Tre lettere autografe firmate
Sei pagine
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Sei pagine
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Pompeo Gherardo Molmenti iniziò a scrivere i primi romanzi già a quattordici anni, quando pubblicò 'Il Castello di Zumelle' (1866), a tema storico, cui seguirono 'Impressioni letterarie' (edito due volte nel 1873 e nel 1879) e 'Clara' (1875). Nel 1889 ottenne la libera docenza in Storia della Repubblica di Venezia ma abbandonò la carriera accademica l'anno successivo, quando fu eletto al Parlamento. La sua lunga attività politica culminò nel 1909 quando venne nominato senatore del Regno. Tre lettere autografe firmate, risalenti all'ultima decade del sec. XIX, su questioni editoriali e bibliografiche. Riportiamo un passo a titolo di esempio: "Sicuro, Ella potrebbe essermi molto utile, scrivendo sul Cittadino, col suo stimato nome, un articolo che mi facesse meglio conoscere ai credenti bresciani. Un articolo, beninteso, non elettorale, e, se permette, gliene dò io l'argomento: l'articolo potrebbe intitolarsi La bancarotta della scienza. Ella può dire come nell'arte, nella famiglia, nelle lettere, nella musica, l'animo, stanco di quest'orgia di gretto positivismo che minaccia affogarci, si rivolga ad un pensiero che non è di questa terra, all'ideale, a Dio...". Per un totale di sei pagine in vario formato.
Tre lettere autografe firmate
Sei pagine
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Sei pagine
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Pompeo Gherardo Molmenti iniziò a scrivere i primi romanzi già a quattordici anni, quando pubblicò 'Il Castello di Zumelle' (1866), a tema storico, cui seguirono 'Impressioni letterarie' (edito due volte nel 1873 e nel 1879) e 'Clara' (1875). Nel 1889 ottenne la libera docenza in Storia della Repubblica di Venezia ma abbandonò la carriera accademica l'anno successivo, quando fu eletto al Parlamento. La sua lunga attività politica culminò nel 1909 quando venne nominato senatore del Regno. Tre lettere autografe firmate, risalenti all'ultima decade del sec. XIX, su questioni editoriali e bibliografiche. Riportiamo un passo a titolo di esempio: "Sicuro, Ella potrebbe essermi molto utile, scrivendo sul Cittadino, col suo stimato nome, un articolo che mi facesse meglio conoscere ai credenti bresciani. Un articolo, beninteso, non elettorale, e, se permette, gliene dò io l'argomento: l'articolo potrebbe intitolarsi La bancarotta della scienza. Ella può dire come nell'arte, nella famiglia, nelle lettere, nella musica, l'animo, stanco di quest'orgia di gretto positivismo che minaccia affogarci, si rivolga ad un pensiero che non è di questa terra, all'ideale, a Dio...". Per un totale di sei pagine in vario formato.
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