Lotto terzi
Lot 103
Silvio Spaventa (Bomba 1822 – Roma 1893)
Congratulazioni
La seduta d'asta si tiene il 14 settembre 2023 alle 18:00 (IT Time)
Stima €50,00 - €70,00
€75.00
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
5 Xbre 1891
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Una pagina in-8
5 Xbre 1891
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Lettera autografa firmata, datata '5 Xbre 1891' dell'uomo politico e patriota Silvio Spaventa. Fu senatore del Regno d'Italia dalla XVI legislatura. Nel febbraio del 1848, dopo la concessione della Costituzione, e fondò il quotidiano 'Il Nazionale', il cui primo numero uscì il 1º marzo 1848: il giornale divenne presto punto di riferimento della borghesia liberale, ma venne apprezzato anche dagli ambienti più conservatori e filoborbonici. Dopo che Ferdinando II di Borbone il 15 maggio 1848 revocò la Costituzione che aveva concesso poco tempo prima, Silvio Spaventa, accusato di aver sostenuto la resistenza del generale Guglielmo Pepe, venne arrestato nel 1849 e rinchiuso nel carcere di San Francesco. Riconosciuto colpevole di cospirazione contro la sicurezza interna dello Stato venne condannato a morte per impiccagione ma ebbe poi la pena commutata in ergastolo; rimase nel carcere di Santo Stefano per sei anni, durante i quali si dedicò agli studi politici e filosofici; l'11 gennaio 1859 la pena venne nuovamente commutata in esilio perpetuo. Il piroscafo Stewart, che doveva condurlo insieme ad altri 68 condannati politici in America, in seguito all'ammutinamento organizzato dal figlio di Luigi Settembrini (Raffaele Settembrini) ufficiale della marina mercantile britannica, lo condusse in Irlanda (6 marzo 1859) presso Queenstown, nella Baia di Cork; da qui raggiunse Londra e quindi Torino, dove entrò in contatto con Cavour divenendo uno dei fedeli seguaci e uno dei principali fautori della sua politica. Sedette nella Camera dei deputati ininterrottamente dal 1861 al 1889, tra le file della Destra storica. Fu ministro dei lavori pubblici nel secondo governo Minghetti (dal luglio 1873 al marzo 1876): in tal veste, fu l'autore del progetto di legge che prevedeva la nazionalizzazione della rete ferroviaria, la quale alienò al suo governo il sostegno dei deputati toscani e causò la caduta del governo e la fine della Destra storica, nel marzo 1876. Nominato Senatore del Regno nel 1889, per interessamento di Francesco Crispi divenne anche presidente della IV sezione del Consiglio di Stato. La missiva è diretta ad un amico: "Caro Marco, lascia che mi congratuli...". Una pagina in-8, su carta intestata 'Consiglio di Stato'.
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
5 Xbre 1891
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Una pagina in-8
5 Xbre 1891
stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)
Lettera autografa firmata, datata '5 Xbre 1891' dell'uomo politico e patriota Silvio Spaventa. Fu senatore del Regno d'Italia dalla XVI legislatura. Nel febbraio del 1848, dopo la concessione della Costituzione, e fondò il quotidiano 'Il Nazionale', il cui primo numero uscì il 1º marzo 1848: il giornale divenne presto punto di riferimento della borghesia liberale, ma venne apprezzato anche dagli ambienti più conservatori e filoborbonici. Dopo che Ferdinando II di Borbone il 15 maggio 1848 revocò la Costituzione che aveva concesso poco tempo prima, Silvio Spaventa, accusato di aver sostenuto la resistenza del generale Guglielmo Pepe, venne arrestato nel 1849 e rinchiuso nel carcere di San Francesco. Riconosciuto colpevole di cospirazione contro la sicurezza interna dello Stato venne condannato a morte per impiccagione ma ebbe poi la pena commutata in ergastolo; rimase nel carcere di Santo Stefano per sei anni, durante i quali si dedicò agli studi politici e filosofici; l'11 gennaio 1859 la pena venne nuovamente commutata in esilio perpetuo. Il piroscafo Stewart, che doveva condurlo insieme ad altri 68 condannati politici in America, in seguito all'ammutinamento organizzato dal figlio di Luigi Settembrini (Raffaele Settembrini) ufficiale della marina mercantile britannica, lo condusse in Irlanda (6 marzo 1859) presso Queenstown, nella Baia di Cork; da qui raggiunse Londra e quindi Torino, dove entrò in contatto con Cavour divenendo uno dei fedeli seguaci e uno dei principali fautori della sua politica. Sedette nella Camera dei deputati ininterrottamente dal 1861 al 1889, tra le file della Destra storica. Fu ministro dei lavori pubblici nel secondo governo Minghetti (dal luglio 1873 al marzo 1876): in tal veste, fu l'autore del progetto di legge che prevedeva la nazionalizzazione della rete ferroviaria, la quale alienò al suo governo il sostegno dei deputati toscani e causò la caduta del governo e la fine della Destra storica, nel marzo 1876. Nominato Senatore del Regno nel 1889, per interessamento di Francesco Crispi divenne anche presidente della IV sezione del Consiglio di Stato. La missiva è diretta ad un amico: "Caro Marco, lascia che mi congratuli...". Una pagina in-8, su carta intestata 'Consiglio di Stato'.
Prodotti correlati
Domenico Svampa (Montegranaro 1851 – Bologna 1907)
45,00€[Papa Gregorio XVI (Belluno 1765 – Roma 1846)]
45,00€Gregorio Meliton Martinez Santa Cruz (Prado Luengo 1815 – Manila 1881)
90,00€Benedetto Aloisi Masella (Pontecorvo 1879 – Roma 1970)
15,00€Beato Andrea Carlo Ferrari (Lalatta di Palanzano 1850 – Milano 1920)
45,00€Antonin Cloche (Saint-Sever 1628 – Roma 1720)
2.250,00€
SHARE
ASK US ABOUT THIS LOT
SELL ONE OF THESE
FOLLOW THE ARTIST

Didascalia..

Didascalia..