Lotto terzi

Lot 144

Francesco Saverio Nitti (Melfi 1868 – Roma 1953)

Cassa di Mutuo Soccorso

La seduta d'asta si tiene il 21 marzo 2024 alle 18:00 (IT Time)
Stima €20,00 - €30,00
Lotto aggiudicato a € 20.00
Lettera dattiloscritta firmata
Una pagina in-8

Roma addì 27 aprile 1913

stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)

Lettera dattiloscritta firmata, datata "Roma addì 27 aprile 1913" dell'economista, uomo politico e antifascista, tra i massimi esponenti del Meridionalismo, Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia nel biennio rosso (1919-20).
La lettera è diretta al Principe Piero Ginori Conti, circa un aiuto economico in favore della Cassa di Mutuo Soccorso di Piombino. "Il mio ministero potrebbe soltanto dare un piccolo contributo alla Cassa di Mutuo Soccorso di recente istituita dall'Ufficio del Lavoro di Piombino...". Una pagina in-8, su carta intestata. Sottolineature di altra mano a penna e a matita blu. Nitti ebbe sempre grande interesse per la condizione operaia. Nel 1888 pubblicò il saggio 'L'emigrazione italiana e i suoi avversari'. Mentre esponeneti politici come Giolitti e De Gasperi, diedero la fiducia a Mussolini, Nitti si rifiutò di riconoscere la legittimità del governo fascista, iniziando ad essere vittima di intimidazioni fasciste. Mussolini, non avendo digerito il dissenso di Nitti, inivò un gruppo di squadristi che minacciarono lui e la sua famiglia, inducendoli a prendere la via dell'esilio. Nel 1943 fu arrestato dalla Gestapo a Tolsa e fu deportato in Austria. Dopo la fine della seconda guerra mondiale tornò nella sua amata italia e morì nel 1953 a Roma.
I lotti devono essere ritirati presso la sede della casa d'aste. Chi intenda esportare i lotti dovrà aver cura di fare le pratiche apposite presso gli uffici esportazione del Ministero della Cultura. Per tutti i lotti è necessario presentare all'ufficio esportazione scelto una regolare richiesta di esportazione.
Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 15 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 30% dell'importo dovuto.
Lettera dattiloscritta firmata
Una pagina in-8

Roma addì 27 aprile 1913

stato di conservazione: buono (se non vedi estesi restauri)

Lettera dattiloscritta firmata, datata "Roma addì 27 aprile 1913" dell'economista, uomo politico e antifascista, tra i massimi esponenti del Meridionalismo, Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia nel biennio rosso (1919-20).
La lettera è diretta al Principe Piero Ginori Conti, circa un aiuto economico in favore della Cassa di Mutuo Soccorso di Piombino. "Il mio ministero potrebbe soltanto dare un piccolo contributo alla Cassa di Mutuo Soccorso di recente istituita dall'Ufficio del Lavoro di Piombino...". Una pagina in-8, su carta intestata. Sottolineature di altra mano a penna e a matita blu. Nitti ebbe sempre grande interesse per la condizione operaia. Nel 1888 pubblicò il saggio 'L'emigrazione italiana e i suoi avversari'. Mentre esponeneti politici come Giolitti e De Gasperi, diedero la fiducia a Mussolini, Nitti si rifiutò di riconoscere la legittimità del governo fascista, iniziando ad essere vittima di intimidazioni fasciste. Mussolini, non avendo digerito il dissenso di Nitti, inivò un gruppo di squadristi che minacciarono lui e la sua famiglia, inducendoli a prendere la via dell'esilio. Nel 1943 fu arrestato dalla Gestapo a Tolsa e fu deportato in Austria. Dopo la fine della seconda guerra mondiale tornò nella sua amata italia e morì nel 1953 a Roma.
I lotti devono essere ritirati presso la sede della casa d'aste. Chi intenda esportare i lotti dovrà aver cura di fare le pratiche apposite presso gli uffici esportazione del Ministero della Cultura. Per tutti i lotti è necessario presentare all'ufficio esportazione scelto una regolare richiesta di esportazione.
Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari a: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 15 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 30% dell'importo dovuto.