Lotto terzi

Lot 18

Domenico Silvio Passionei (Fossombrone 1682 – Eremo di Camaldoli 1761) Giulio Visconti Borromeo Arese (Milano 1667 – Milano 1750) Henri-Osvald de la Tour d’Auvergne (Barcy 1671 – Parigi 1747)

Storia ecclesiastica

L'asta si tiene il 30/07/2023 alle ore 18:00:00 (IT time)
Stima €300,00 - €500,00
€600.00
Storage point:
roma
Due carteggi
46x0x0 cm




altri aspetti conservativi: buono

Numero componenti lotto: 0
Domenico Silvio Passionei, cardinale, politico e intellettuale italiano, nel 1712 fu presente a Utrecht come rappresentante della Santa Sede e sostenne la questione degli aspetti relativi alla fede cattolica stabiliti nel Trattato di Munster alla fine della Guerra dei Trent'anni in rapporto con quanto stabilito nel Trattato di Ryswich alla fine della Guerra della Lega d'Augusta. Ordinato sacerdote nel 1721 divenne nunzio apostolico a Lucerna in Svizzera e nel 1730 fu promosso nunzio in Austria, a Vienna. Nel 1741 fu nominato vice-bibliotecario della biblioteca Vaticana sotto il cardinale Angelo Maria Quirini al quale succedette nel 1755. Durante questo incarico si dedicò al recupero ed al restauro di molti libri antichi. Si impegnò inoltre alla selezione di una preziosissima raccolta di testi per la sua personale biblioteca costituita da oltre 32.000 e per la quale nel 1755 offrì l'impiego di bibliotecario a Johann Joachim Winckelmann. Passionei condivideva le idee gianseniste e difendeva alcuni autori, come Montesquieu, inclusi nell'indice dei libri proibiti.
La sua imponente collezione libraria è oggi custodita all'interno della Biblioteca Angelica a Roma.
Il primo carteggio, autografo di Domenico Silvio Passionei e del Conte Giulio Visconti Borromeo Arese politico e militare italiano, Viceré di Napoli tra il 1733 ed il 1734, è composto da 14 manoscritti relativi al nipote Lodovico Passionei e lettere inerenti alle comunicazioni tra Domenico Silvio Passionei ed il Conte Giulio Visconti Borromeo Arese. Il carteggio comprende 4 missive con postilla e firma autografe di Passionei al Visconti (tutte da Roma tra il 2 gennaio 1745 ed l’8 dicembre 1746) e 10 minute interamente autografe del Visconti al Passionei (da Milano, Leinate, Arcisate, Gavirate, tra il 13 dicembre 1741 ed il 20 dicembre 1747) relative a temi diversi tra cui si segnalano questioni relative a chierici ed il matrimonio della figlia Maria Elisabetta Visconti con Pompeo Giulio Litta dal quale nacque il ramo Litta Visconti Arese.
Il secondo carteggio manoscritto è inerente alla Famiglia Passionei di Fossombrone
Nel carteggio sono compresi una missiva a carattere personale con sottoscrizione autografa di Lodovico Passionei redatta a Fossombrone il 3 ottobre 1747, due estratti da sentenze e cause discusse dal Cardinal Passionei e suo fratello Guido (non autografe), una supplica sottoposta dal Cardinal Domenico Passionei a Papa Benedetto XIV (non autografe), una lettera firmata e postillata dal celebre Cardinal Henri-Osvald de la Tour d’Auvergne al Card. Passionei, redatta a Parigi il 4 dicembre 1745 ed infine un'ampia e bella lettera vergata dal conte Guido Passionei, fratello del cardinale, e redatta a Fossombrone il 5 aprile 1709. In quest'ultima missiva il Conte Guido Passionei presenta una supplica affinché un suo compaesano il Caporal Camillo Ingegneri, non venga messo a riposo dall'esercito dopo aver servito il Papa come soldato a cavallo e nella fanteria. Infine 'Elogio storico del cardinale Domenico Passionei' composto dal Signor Le Beau, stampato in Roma presso le Stampe del Salomoni nel 1763 (18 pagine).
Due carteggi
46x0x0 cm




altri aspetti conservativi: buono

Numero componenti lotto: 0
Domenico Silvio Passionei, cardinale, politico e intellettuale italiano, nel 1712 fu presente a Utrecht come rappresentante della Santa Sede e sostenne la questione degli aspetti relativi alla fede cattolica stabiliti nel Trattato di Munster alla fine della Guerra dei Trent'anni in rapporto con quanto stabilito nel Trattato di Ryswich alla fine della Guerra della Lega d'Augusta. Ordinato sacerdote nel 1721 divenne nunzio apostolico a Lucerna in Svizzera e nel 1730 fu promosso nunzio in Austria, a Vienna. Nel 1741 fu nominato vice-bibliotecario della biblioteca Vaticana sotto il cardinale Angelo Maria Quirini al quale succedette nel 1755. Durante questo incarico si dedicò al recupero ed al restauro di molti libri antichi. Si impegnò inoltre alla selezione di una preziosissima raccolta di testi per la sua personale biblioteca costituita da oltre 32.000 e per la quale nel 1755 offrì l'impiego di bibliotecario a Johann Joachim Winckelmann. Passionei condivideva le idee gianseniste e difendeva alcuni autori, come Montesquieu, inclusi nell'indice dei libri proibiti.
La sua imponente collezione libraria è oggi custodita all'interno della Biblioteca Angelica a Roma.
Il primo carteggio, autografo di Domenico Silvio Passionei e del Conte Giulio Visconti Borromeo Arese politico e militare italiano, Viceré di Napoli tra il 1733 ed il 1734, è composto da 14 manoscritti relativi al nipote Lodovico Passionei e lettere inerenti alle comunicazioni tra Domenico Silvio Passionei ed il Conte Giulio Visconti Borromeo Arese. Il carteggio comprende 4 missive con postilla e firma autografe di Passionei al Visconti (tutte da Roma tra il 2 gennaio 1745 ed l’8 dicembre 1746) e 10 minute interamente autografe del Visconti al Passionei (da Milano, Leinate, Arcisate, Gavirate, tra il 13 dicembre 1741 ed il 20 dicembre 1747) relative a temi diversi tra cui si segnalano questioni relative a chierici ed il matrimonio della figlia Maria Elisabetta Visconti con Pompeo Giulio Litta dal quale nacque il ramo Litta Visconti Arese.
Il secondo carteggio manoscritto è inerente alla Famiglia Passionei di Fossombrone
Nel carteggio sono compresi una missiva a carattere personale con sottoscrizione autografa di Lodovico Passionei redatta a Fossombrone il 3 ottobre 1747, due estratti da sentenze e cause discusse dal Cardinal Passionei e suo fratello Guido (non autografe), una supplica sottoposta dal Cardinal Domenico Passionei a Papa Benedetto XIV (non autografe), una lettera firmata e postillata dal celebre Cardinal Henri-Osvald de la Tour d’Auvergne al Card. Passionei, redatta a Parigi il 4 dicembre 1745 ed infine un'ampia e bella lettera vergata dal conte Guido Passionei, fratello del cardinale, e redatta a Fossombrone il 5 aprile 1709. In quest'ultima missiva il Conte Guido Passionei presenta una supplica affinché un suo compaesano il Caporal Camillo Ingegneri, non venga messo a riposo dall'esercito dopo aver servito il Papa come soldato a cavallo e nella fanteria. Infine 'Elogio storico del cardinale Domenico Passionei' composto dal Signor Le Beau, stampato in Roma presso le Stampe del Salomoni nel 1763 (18 pagine).