Ferro, lamine e fili saldati
91 x 178 x 63 (cm)
Bibliografia :
L. Rossi Bortolatto, a cura di, "Antonio Benetton, catalogo della mostra", Milano, 1973; G. Marchiori, F. Solmi, L. Rossi Bortolatto ed altri, testi di, "Toni Benetton", Treviso, 1975, p. 47; F. Batacchi, "Benetton 1. Il Ferro", Venezia, 1990, pp. 137, 148-149 e 370, scheda 259
Esposizioni:
Galleria La Galassia, Milano, 1973; Museo Ca' da Noal, Treviso, 1975; Galleria d'Arte Moderna, Bologna, 1977
Certificati:
Certificato di Ada Allegro Benetton, curatrice dell'archivio Benetton
Stato di conservazione:
Condizione supporto: 95%
Condizione superficie: 90%
Alla fine degli anni Sessanta l'ospedale di Treviso è in ampliamento e, per legge, il 2% dell'importo deve essere destinato ad opere d'arte. Per Benetton il desiderio di lasciare un segno nella città natale è grande. Davanti all'edificio si apriva una rotonda di circa 20 metri, la prima e l'ultima cosa vista dai visitatori, ma l'oggetto costante dello sguardo dei pazienti.
Benetton pensa allora ai sentimenti delle persone che soffrono e immagina una grande scultura che si muove col vento, come per accoglierli e proteggerli, per tenergli compagnia.
La serie delle "Linee generatrici", che inizia nel 1973, mostra le soluzioni progettuali immaginate da Benetton per questo obiettivo.
Naturalmente, aumentando le dimensioni, il fattore che interagisce maggiormente è il vento: è quindi importante dissipare verso le fondamenta l'energia accumulata nell'attrito con l'aria.
Effettivamente Benetton realizzò il suo progetto - una grande scultura di 13x16x6 metri - che si muoveva sollecitata dal vento: tuttavia, l'amministrazione dell'ospedale, dopo l'introduzione dell'elisoccorso con i conseguenti potenti movimenti d'aria, decise di ancorarla con due blocchi di cemento, mandando su tutte le furie l'artista. La piena manifestazione della sua idea di scultura vitale e mobile nell'ambiente è quindi affidata a bozzetti come quello in asta, che prende le mosse dalla forma della vela (mentre altri sono mutuati dallo studio delle ali).
L'asta include 102 lotti, tutti collocati a Vicenza (Spazia Bonino, Via Vecchia Ferriera 70), o, dove così specificato in calce alla scheda, a Villa Marignana, Mogliano Veneto.
Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.
Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti.
Le commissioni d'asta, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto, sono pari: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 40% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 31,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 28,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 21,80% + IVA.
Per i clienti titolari di Bonino Club Card tutte le commissioni sono ridotte come segue: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 35% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. In ogni caso è applicata una commissione minima di € 20 + IVA per lotto.
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